regalo, Tramoggia la do per nulla. - Furbo siete, mugnaio! All'alba, se non c'erano ancora avventori, il mugnaio imboccava una grossa conchiglia marina, e
mettere alla Trottolina un picciuolo di ferro ben limato e lisciato, e il giorno appresso la portò al palazzo reale: si attendeva un grosso regalo
grand'appetito, come da più settimane non faceva, e in segno della sua gratitudine regalò alla ragazza una collana di brillanti. - Maestà, questa è
- disse la donna-pesce. - Se tu mi dài Bambolina, ti regalo un bel mucchietto di monete d'oro, che ti caverà da ogni guaio. - Non vendo il sangue del mio
l'ha data una Fata. Dice: Se sposi un altro, guai a te! - Regalo d'una Fata, non può essere cosa cattiva - pensò il Re. E invitò i tre Reucci per
Fortuna prima di andar via gli avrebbe lasciato un bel regalo. E le fecero posto nel letto, in mezzo, perché stesse meglio. La mattina, prima dell'alba
mattina, prima che partisse, le regalò un anellino: - Tienlo sempre in dito; sarà la tua Fortuna. Quando ti trovi in qualche pericolo, di': "Anellino
. Egli stava per rimettersi il fischietto in tasca; ma rieccoti il vecchio dalla barba bianca, lunga fino alle ginocchia, che gli aveva fatto quel regalo
potessero nelle feste attendere qualche regalo; i compagni, come quelli del suo villaggio, gareggiavano odiandosi reciprocamente e i più ricchi
l'abbandonerebbe bruscamente. Ma certi sintomi gli davano a pensare: ella non gli aveva ancora offerto alcun regalo, nemmeno di quelle quisquiglie che le donne
pei cinquanta franchi, che ella lasciava sempre per regalo nelle manine sporche del ragazzo più piccolo. Né la contessa né i suoi invitati, quando
forme e finalmente una superba anfora d'oro, finemente cesellata ed incrostata di pietre preziose. - Fedoro! - esclamò. - Un regalo da sovrano. È
di due enormi canestri contenenti la deliziosa infusione. Il capitano regalò ai tre uomini due tael, prezzo ben superiore al contenuto dei panieri, un
Accademia della crusca
