3° di porre un busto in marmo e custodirlo nel Palazzo di Montecitorio;
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palazzo, per lo stesso uso, a Reggio Emilia. (438).
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, ci s'arrabbiava, e li mandava via a calci, facendoli ruzzolare per le scale del palazzo reale. Nei primi giorni, coi nuovi Ministri le cose andavano
sossopra tutto il palazzo reale; capricciosa e bizzosa poi quanto può essere una bambina che i genitori non sgridavano mai. Più grosse le faceva e più
mettere alla Trottolina un picciuolo di ferro ben limato e lisciato, e il giorno appresso la portò al palazzo reale: si attendeva un grosso regalo
sera? - Mi farete tagliare la testa. Il Re gli consegnò la lettera, e il Gessaio partì. Davanti il palazzo reale e per la via un gran folla si
servito. Arrestatelo, e conducetelo a palazzo. Le guardie lo afferrarono, lo legarono ben bene e lo condussero a palazzo. Il Re ordinò che tagliassero una
seccati. Lo scudiero condusse per mano il Reuccio cieco a palazzo, e raccontò quello ch'era accaduto. Il Re e la Regina montarono in furore contro il sarto
Mammadraga le voltò le spalle e la lasciò sola. Di fuori, il palazzo della Mammadraga era bellissimo; dentro però una spelonca, con le pareti e le vòlte
del palazzo reale, proprio dov'erano le stanze del Re e subito: - Trih! Trih! Trih! Non la finiva più! Il Re aveva fatto il capo come un cestone con
abitare nel palazzo reale. - A un patto, Maestà. In cucina, con me, dovrà starci soltanto mio padre. - Soltanto tuo padre. Giunta l'ora del desinare
sgolava inutilmente: - Oh, il bel gattino! Chi vuole questo gattino, chi vuole! Si trovava in quel momento sotto le finestre del palazzo reale: - Figurinaio
virtù. Ma prima di provare, voglio anche l'altro. E appena intese dal balcone del palazzo reale il suono della conchiglia Púuh! Púuh! e la voce del
ucciso. Coprì con erbacce e rami di albero il corpo insanguinato, e tornò addietro. A palazzo, il Re domandò: - E tuo fratello? - Maestà, che disgrazia
Acconcia-e-guasta: - Conducete Succhiellino a palazzo. - Badate, Maestà: di giorno sarà proprio un succhiello, la notte no. Per ora, la sua sorte è questa
tentare. Ogni mattina andava davanti al palazzo reale: se il Reuccio fosse uscito fuori solo a fare chiasso con gli altri bambini, egli con belle paroline
s'era mai saputo spiegare perché pensasse così spesso a lei avendola vista una sola volta. Si mise il Fiore all'occhiello, e quando tornò a palazzo
Il palazzo era del quattrocento, bruno e solenne. Aveva i finestroni a grandi vetri riparati da tendine bianche e il portone fiancheggiato da
la famiglia fu una torre nello stato che era una fortezza, nella patria che era un mondo contro il mondo; poi nel medioevo la torre diventò un palazzo
avevano salutato rispettosamente. Egli tornò in fretta da quella porta entro la città, e sull'altra porta di un gran palazzo barocco sorprese fra due
senza un invito speciale: aveva portato le due carte da visita al palazzo il giorno dopo la presentazione, e tutto era rimasto lì. Chi era stato dunque
sorpassai; mi vedeste, mi fermai in fondo al portico per studiarvi meglio, poi vi seguii dappertutto, sino al vostro palazzo. Vi avevo veduta. - Non ero
occhi di Lelio, che rimase impassibile. Ma quando egli uscì dal palazzo circa sulla mezzanotte per tornare a casa, avendo già con lei un appuntamento per
, svoltando all'angolo del palazzo Zannoni per andare al seminario senza attraversare la piazza, giacché la miseria degli abiti e l'aria sparuta del viso lo
palazzo maledetto di Adelchi è Ermengarda: Margherita sta nel vestibolo del massimo poema moderno, Ofelia sulla porta del gran teatro del mondo! Zola
maggiordomo di Sing-Sing ha affermato d'aver veduto delle persone sospette aggirarsi intorno al palazzo, anche dopo che tutte le lanterne erano state
porta e si sedette, accendendo una sigaretta. Un profondo silenzio regnava nell'ampio palazzo del ricco cinese e anche nelle vie. La festa delle lanterne
con noi. Vi sono delle portantine dinanzi alla porta del palazzo. - Andiamo, Rokoff - disse Fedoro. - Ah! Per le steppe del Don! Mi sentirei capace di
altro non serve che ad alimentare gli stagni ed i laghetti dei giardini del palazzo imperiale, il carro si diresse verso il nord- est. - Mi pare che
bandiere, draghi e gruppi di gigantesche lampade. Ondate di luce variopinta si proiettavano sulla folla stipata dinanzi al palazzo, dove bruciavano
giganteggiava il palazzo reale, una costruzione enorme, in forma di parallelogramma, a otto piani e il tetto a punta adorno d'antenne e di bandiere, con
stata risolta da trenta e più anni. Nel 1868, all'esposizione del classico Palazzo di cristallo di Londra, fra i vari palloni più o meno dirigibili