Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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XXI legislatura – Tornata del 28 gennaio 1904

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Biancheri 1 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Sì, impareggiabile maestro ed amico, la tua fede l'hai serbata sino agli estremi aneliti, pura, illibata, radiosa, ed ora siede a lato della Storia e

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 10 occorrenze

: - Voglio la Trottolina che parla! Disse il Re al tornitore: - Tu hai promesso di fare al Reuccio una Trottolina che parla, e bisogna che parli. Se

. L'Orco leccò un'ultima volta il sangue, e disse: - Hai ragione. Buttalo nel carnaio. Io torno fuori. - Buon'andata e buon ritorno. Non venite prima di

mezzanotte, si sentì un grido lamentoso: - Meo! Meo! Meo - La Reginotta si svegliò: - Che. hai, gattino? - Meo! Meo! Meo! - Hai forse fame, gattino? - Meo

vestiti. - Sono Fata Fiore; mi chiamano così perché un mese son creatura vivente e un mese Fiore: è il mio destino. Tu mi hai raccolto, mi hai ripulito

rispondete con quella vociaccia e quel visaccio, brutta Strega? Vi ho detto forse qualcosa di male? - Il male non l'hai detto, ma l'hai fatto. Tieni! E le

sedette ad aspettare. Verso mezzogiorno, ecco a fior d'acqua la donna-pesce, tutta grondante: - Pescatore, ci hai pensato bene? - Ci ho pensato bene. Ho qui

, per vedere se era vero. - Maestà, sotto il letto c'era un cesto con de' cenci. - Hai sentito? - disse il Re. - Non hanno saputo cercare. Il Re mandò di

te. - Berrò io la prima. - No, berrò io. Cominciarono a leticare. - Non hai fiducia in me, marito mio? - E tu? - Io ti ho sempre voluto bene; ho fatto

. La colpa è vostra. - Hai ragione. E il vecchio riprendeva a lavorare, canticchiando: Il mal tempo dee passare, Il bel tempo dee venire. Zun! Zun

più sfinito degli altri. - Hai trovato il Reuccio? - No, ma ho trovato chi sa dov'è. É un pastore che guarda le pecore laggiù laggiù. Disse: Indovinami

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 10 occorrenze

fa anche più piacere, tristo violatore di donne, che non sai nemmeno fartelo perdonare colla sincerità della violenza. Perché mi hai tu presa

vale, ma per quello che significa. - Forse hai ragione - disse Tarlatti. - Riassumiamo prima - si ostinò daccapo Mattioli. - Che cosa c'è in questo

? - gridò. - Ti amo io. - Mi hai sempre amato - egli rispose con voce quasi dolce mirandola negli occhi, e una luce lontana di stella sembrava brillare in

- interloquì la Teresa. - Tu porta subito una bottiglia, vecchia avara, ma se non è di quello, mi hai capito, invece di tirare il collo al gobbo lo

ridere. Lelio tacque: evidentemente quell'intoppo l'irritava. - Hai dunque perduto il tuo spirito? - lo aggredì una mascherina afferrandogli l'altro

girando gli occhi gridò: - Un ritratto!... Tu che cosa fai? Ti levi il paltò. Lo hai fatto tu il ritratto? Lasciami vedere. Ma siccome era piccola

l'una, vanno a tre parrocchie: scommettiamo. Se indovini la parrocchia hai vinto tu, se non la indovini ho vinto io. - Ma se non ho un soldo

palude hai bevuto tutto il sangue nero del mio corpo? - esclama cacciando un grido quasi per un morso improvviso. Questo urlo la esaurisce, ha bisogno di

più magro. Quindi si alzò per andarsene. - Anche tu mi lasci... - Alle nove chiudono il portone e io non ho la chiave. - Hai ragione: prendilo

specchio rispose: - Hai ragione, ho lavorato tutta la notte. La principessa si alzò gaiamente per contemplarlo nello specchio invece di guardarlo in

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 15 occorrenze

sono entrati? Rokoff, non eri appoggiato contro la porta tu? - Sì - rispose il giovine. - Non l'hai udita aprirsi? - No, almeno fino a che ero sveglio

arrancava furiosamente. In quel momento si udì la voce del macchinista gridare: - Capitano! Quando vorrete! - Hai finito? - Sì, signore e lo "Sparviero

sala. La tragica fine di tutti quei poveri Buddha viventi, gli aveva gelato il sangue. - Che sia proprio vero tutto quello che mi hai raccontato

"Sparviero"! - esclamò il capitano. - Hai sognato? - No, signore ... l'ho veduto ... usciva di sotto la tenda che copre le casse di poppa - Un orso

. - Quando avranno finito me lo dirai - disse il cosacco. - Non oso più guardare la tavola. - Hai torto, perché hanno portato ora un nuovo piatto, che tutti

incalzava. - Tu hai fatto quello che hai potuto, mio bravo ragazzo - rispose il capitano. - La colpa è dei manciù. - O meglio di quel cane di tartaro

bizzarri! ... - Non dico il contrario. - L'altra volta, per esempio, l'aveva col tè e come hai veduto, per procurarselo, per poco non comprometteva la

monastero, il quale acquisterà una maggior celebrità tale da oscurare per sempre quella di Tascilumpo. Altro che pelle d'oca! Fedoro sudava a freddo. - Hai

ricordo ... quella luce ... quel rombo ... poi le onde ... E mi hai salvato? - Ti ho portato qui. - E il capitano? - Non ne so più nulla. - E lo

fossero accorti che erano invece due stranieri? Tu hai veduto se il Lama di quel convento si è ingannato sul nostro vero essere. - Uccidono gli stranieri

corridoio attiguo parecchi servi i quali li guardavano quasi ferocemente. - Hai osservato, Rokoff? - chiese Fedoro. - Tutti sono convinti che noi abbiamo

terzo bagno. Io però sono pronto a tentare la prova. - Se non sai nuotare! - Hai la corda. - Che noi terremo tesa, signor Rokoff - disse il capitano

... all'ar ... mi ... ca ... pi ... ! servi ... ! - gridò facendo sforzi disperati per attraversare la tenda. - Non l'hai ancora finita? - urlò Rokoff

gesto di stizza, poi disse con voce tranquilla: - Miei amici. - Che tu hai avvelenato? - No ... sono dei mangiatori d'oppio. Lasciateli dormire; non

. - Che cosa potrà fare lui se i Lama ci tengono prigionieri? - Dispone di mezzi potenti colla sua aria liquida, lo hai già veduto. - E se fosse morto

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