avrebbero finito di mangiare quel poco messo da parte in tant'anni di fatiche e di stenti. Si eran voluti sempre bene, eran sempre vissuti in pace, contenti
contenti come pasque. Un giorno passò davanti a quella bottega il Reuccio, e si fermò a guardare. Il tornitore stava per terminare una bella trottola
felici e contenti, E noi siamo qui, senz'ago né niente.
? Una braciola costa di più. Gli avventori ridevano e andavano via contenti, col viso impiastricciato di ragnateli, per stagnare il sangue. Quando non
guasto, formaggio inverminito, frutta mézza. - Siete contento, Mastro Acconcia-e-guasta? - Se son contento io, non saran contenti gli altri. - Perché
. Contenti come Pasque, il Re e la Principessa si sposarono, con feste e divertimenti d'ogni sorta. Il Re perdonò ai Ministri, li fece scarcerare e li rimise
vecchio. Dopo un mese di viaggio, Reuccio e Reginotta arrivarono sani e salvi ai palazzo reale. Si sposarono con grandi feste e vissero felici e contenti
lotta disperata. - No, Rokoff - disse. - Sarebbero troppo contenti di ucciderci! - Che cosa fate? - chiese il magistrato. - Ancora una ribellione
aveva indosso. - Si vede che non erano ancora contenti dell'oro che estraevano - disse Rokoff. - E fu la loro rovina, perché il re, indignato, mosse
, cenarono alla lesta e si cacciarono sotto le coperte, ben contenti di trovarsi in un ambiente riscaldato, dopo tutta quella neve e quelle raffiche