attendi? - Il Re vuole il contentino. - Portagli questo. E gli diè uno stivale vecchio rattoppato, compagno all'altro. Il Re, tutto contento, si chiuse in
trovato un eccellente amico in un compagno ed un buon principale. Per parecchio tempo lavorò tranquillo, quindi capitò un altro guaio. Una seconda
partita. Santone ricusò brutalmente, ma dopo dieci minuti, bloccato, vinto, giocava nuovamente avendo per compagno lo stesso Viù. - Asino! - questi gli
d'un rosso infuocato e pelle quasi bruna. Mentre il suo compagno aveva l'aspetto un po' effemminato ed una statura appena superiore alla media, l'altro
, ma il mio compagno non parla che il russo, quindi domando che vi sia un interprete dell'ambasciata russa. - Tradurrete voi; noi non vogliamo stranieri
artiglieri. Gli altri, vedendo cadere il loro compagno, si erano precipitati all'impazzata verso una casamatta, abbandonando il pezzo. Fortunatamente
troppo pericolosa una tale mossa. - Volete continuare il viaggio con un simile compagno? Non oserei chiudere gli occhi. - Come abbassarci? - chiese Fedoro
al monastero; era inquieto per Fedoro che non sapeva nuotare e che non possedeva la robustezza eccezionale del compagno. Nondimeno in fondo non
compagno. Signor Fedoro, volete scriverlo? Il russo guardò il capitano, il quale sorrideva. - Vi è qui qualche ufficio telegrafico? - chiese Fedoro. - Qui
compagno da farlo cadere. Fra le tenebre aveva veduto un'ombra agitarsi a poppa, presso la ruota del timone. Era un uomo o una belva? Il cosacco, ancora
inopportunamente interrotto; manda a dormire quest'uomo barbuto e fagli comprendere che ci ha seccati abbastanza col suo Buddha. - Il vostro compagno
, vedendo il compagno chiudere gli occhi, si allungò quanto glielo consentiva lo spazio e cercò d'imitarlo, sognando già di sentire sotto le mani il
alcune parole col suo compagno, si era messo a osservare il paese circostante, senza più occuparsi dei suoi ospiti. - Ebbene, Fedoro, che cosa ne
fuso. - Un nostro compagno che veglia - disse il capitano. - Scendiamo amici. - E il torrente? - chiese Fedoro. - L'odo rumoreggiare sulla nostra
? - chiese Fedoro. - Sono inquieto pel vostro compagno. - È al sicuro e noi vegliamo su di lui - rispose il capitano. - Continuiamo la nostra caccia ed
sconosciuto, il quale lavorava non meno febbrilmente del compagno, dimostrando molta perizia, mentre Rokoff ed il capitano si collocavano a babordo ed a
color della terracotta. - Un po' di pazienza. Il Lama li lasciò parlare, poi riprese: - Non parla il cinese, il vostro compagno? - No - rispose Fedoro
immobile. - Le armi! Le armi! - gridò il capitano. Attraverso la nebbia aveva scorto delle ombre umane agitarsi. Il macchinista e il suo muto compagno
compagno. Rokoff stava per seguirli, quando udì il capitano gridare: - L'orso! Ecco che scende! Il cosacco si era subito arrestato, ricaricando la
espressiva, gli fecero capire che volevano vedere il suo compagno. - Seguitemi - disse Rokoff - che aveva indovinato il loro desiderio. Quando entrarono nella