tutto lo spazio intorno al feretro come trapunti su tanti cuscini enormi senza una foglia, serrati l'uno contro l'altro, quasi soffocando nei propri
prosa letteraria
cacciargli le mosche dal volto: anche Giannino si era appressato. Dopo qualche minuto l'altro lo riconobbe, poi chiese che gli raddrizzassero i cuscini
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numerosi cuscini di seta, posti su piccoli tappeti, destinati di certo ai visitatori. - Che lusso! - esclamò Rokoff, che non poteva star zitto un minuto
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