il suo cavaliere. Rimase un momento ritto, colla testa alzata, il collo teso e la bocca aperta, poi stramazzò fulminato. "Per bacco!" esclamò Rocco
teso. "Me la pagherai, briccone!" gridò il corso. Le parole furono seguite da uno sparo, ma non fu l'animale che cadde, bensì il cavaliere. Poi il
aizzati dai loro cavalieri, divoravano la via, con lena crescente, col collo teso come struzzi in corsa, le nari dilatate, gli occhi animati. Pareva che
bassure, poi tornò a rimontare altri cumuli, tenendo il collo teso e respirando fragorosamente. Correva da una buona mezz'ora, sempre più allontanandosi
correre. Filavano come trombe, col collo teso e la testa rasente il suolo per non respirare quell'atmosfera ardente che disseccava i loro polmoni