bello! - esclamava la Rita. - Moschino! Moschino d' oro! - ripeteva Nello. - Bestia scellerata! - diceva la Letizia, con ragione - quanto ci hai fatto
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della contessa Sernici. Il grosso Dodò, che aveva inteso e visto tutto, pensava intanto: - Quando uno è bestia, è bestia. - Oh, guardino! guardino
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una gran tenerezza. - Oh Dodò! - esclamò - tu pure vuoi dirmi che sopporterai la miseria senza lagnarti. Povera bestia! povera bestia! - E preso in
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' è quella bestia? - Il conte entrava appunto in quel momento. - Che ha? che le accade? - gridò subito al visitatore. - Ma guardi un po' che m' ha
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Ben Nartico, nel momento in cui la carovana si metteva in marcia. "È vero," rispose il marchese. "Quella della bestia uccisa dalla signorina Esther
Rocco; "quello che ci è passato sopra doveva essere un altro." "Diavolo!" esclamò il marchese. "La faccenda si fa seria." "E la bestia che è caduta
due primi perché da molto tempo desidera avere degli schiavi dalla pelle bianca. In quanto all'ebreo, lo farà bruciare come una bestia malefica." "Tu
atterrato?" chiese il signor di Sartena, arrestandosi. "Non so ... una bestia ... badate! Una massa oscura giace fra le erbe." "Dunque Rocco?" chiese il