genitori Rita e Nello, sedevano accosto, sfogliando un grosso libro, che la mamma aveva regalato loro perchè anche durante la ricreazione imparassero
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. - Rita e Nello, a queste parole, guardarono la mamma e il babbo; poi si guardarono tra loro, e divennero di brace in viso, tanto fu vivo e
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fiori di una forma inaspettata, dai colori vivi e smaglianti. La mamma di Rita e di Nello, ch' era una bella signora ancor giovane, e si chiamava la
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bimbi facevano da babbo e da mamma a' loro sorcetti; avevan carezze, baci, premure per tutti. Ma in fin de' conti, che male ci sarebbe stato a levarsi
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quanta pena avesse in cuore il marito, s' era commossa fino alle lacrime; e allora Rita e Nello, vedendo la mamma così angustiata, avevan pianto tutti e
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tutt' allegra. - Sì, mamma, sì! - gridarono i bimbi; e raccogliendo in mano Moschino, se lo passavano l' uno all' altra per ba- ciarlo e ribaciarlo
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piangendo dalla mamma, e le fece vedere il topino. La mamma la consolò, e le promise di chiamare un veterinario. Il veterinario disse che bisognava radere il
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corso a chiamare il medico; la Letizia faceva bollire del brodo ristretto; i bambini se ne stavano a lato del letto, caso mai la mamma avesse avuto
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. - Mi piace più di tutti con quel bel disegnino nero sul dorso! - Questo è un gran birichino; - dichiarava la Rita, sorridendo - ma la mamma dice che
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prese più d' una sgridata, una sgridata leggiera del resto, dalla mamma; perchè avrebbe voluto alzarsi ogni momento da tavola, per andar a vedere che cosa
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sacrifizi? La mia buona mamma sta in pena, la mia dolce Rita mi cerca.... O come hai coraggio di non credere che ti voglio bene? - Il topo sconosciuto
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di Ragù e della sua femmina. - Sì, sì, mamma; Caciotta! Caciotta! - gridarono i ragazzi saltellando dalla gran gioia. E riflettevano ad alta voce
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mise a baciarlo su la testina e a grattarlo sul collo. - Mamma! mammà! - diceva in tanto - ho sentito raccontare che i topi comuni puzzano: questo no
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. Era un'improvvisata della loro cara mamma, per rendere ancor più gioconda quella serata.... E corsero dalla contessa, buttandosele al collo. - La
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A Rita e a Nello la mamma aveva data una graziosa canestra con un coperchio ricamato in lana a rosoni rossi per farne un nido ai loro nuovi piccoli
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la candida bevanda. - Come sono contenti, mamma! come gli piace il latte ! - esclamavano Rita e Nello, battendo le mani dall' ammirazione. Così fu per
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Ragù non si dimentichi a dirittura del fucile. Chi è stato soldato, non è vero, mamma? dev'esserne contento. - Contento e superbo; - rispondeva la
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vedevano fare a Rita e a Nello. - Che avete fatto oggi a scuola, ragazzi? - domandava intanto la contessa a' suoi figliuoli. - Un po' di tutto, mamma
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che c' è, signora contessa? La famiglia cresce. - Come? la Caciotta?... Già, la Caciotta fra qualche giorno sarà mamma d' una mezza dozzina di musini
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persuaderli a lasciare in pace quelle bestioline che, in quel momento, non avevan bisogno d' altro che della loro mamma. In fatti, la Caciotta, che gli
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regalatale un giorno di Natale dal babbo; una puppattola che pigiata un po' sullo stomaco proferiva distintamente: papà e mammà con una vocetta nasale
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tornava a dormire. - È proprio un grullo il tuo Bellino, bimba mia, - ripeteva sorridendo la contessa Sernici alla figlia. - Ma è tanto buono, mamma
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' amore e dalla considerazione di tutti. Egli portava rispetto al babbo e alla mamma; voleva bene, ma stando su le sue, a' fratellini e alle sorelline
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lo so, mamma, - rispose gravemente Dodò. - Sicchè, ora i topi dovranno sgomberare? - domandò Moschino grattandosi un orecchio. - Speriamo di no, Dio
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