. La Letizia, nel chiuder l' uscio della dispensa, non s' era avvista d' aver serrato là dentro il sorcio bigio, entrato dietro a lei per rivedere il
paraletteratura-ragazzi
; guardò un istante lo spettacolo; poi rispose: - Ebbene, dite a Letizia che scenda un momento a chiamar quell'uomo. - I due fanciulli si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 10
proprio un topo superiore. Una bella mattina che la Letizia, rimasta come unica persona di servizio in casa Sernici, aveva lasciata dischiusa la porta
paraletteratura-ragazzi
Pagina 102
stanze, e la contessa sgridar forte la Letizia, perchè aveva preso il viziaccio di lasciar ogni tanto la porta delle scale mezzo aperta, e il conte
paraletteratura-ragazzi
Pagina 113
sempre più da presso: - Moschino! Moschino mio!... - Era la Rita. Un singhiozzo le rispondeva. Era Nello. La Letizia, anch' essa turbata, consigliava ai
paraletteratura-ragazzi
Pagina 130
peggio era che il pelo non gli sarebbe cresciuto prima d' un par di mesi!... Rimase lì fino a sera, quando la Letizia lo sorprese e lo portò a tavola. - Oh
paraletteratura-ragazzi
Pagina 137
. - Ve lo dirò domani, se state quieti: ora bisogna tornare a casa - rispose Dodò - perchè la padrona ha ordinato alla Letizia che le rifaccia il letto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 151
' insalatiera; la Lilia non c' era. Pensò allora alla guardaroba, e vi corse. - Che vuoi, professore? - domandò sorridendo la Letizia, che stava in quella
paraletteratura-ragazzi
Pagina 182
sciupava le forme del parmigiano, e portarlo in cantina, dove poteva sbizzarrirsi con altri suoi compagni. Più d' una volta la Letizia aveva avuto quest
paraletteratura-ragazzi
Pagina 192
regalo. Venticinque lire un topoi - esclamò la Letizia congiungendo le mani e pensando, certo, che in cantina ce n' erano a bizzeffe. - Vi do quaranta lire
paraletteratura-ragazzi
Pagina 20
. - Letizia, prendete la candela, - ordinò il conte, dacchè la lumiera di mezzo al soffitto mandava in quell'angolo una luce troppo fioca. La cameriera
paraletteratura-ragazzi
Pagina 201
ridotto il pelo di tutti i colori fuor che bianco, e più ruvido d' una spazzola di saggina. I ragazzi, aiutati da Letizia, prepararono una catinella d
paraletteratura-ragazzi
Pagina 27
' insegnare alle sue bestioline le regole della buona creanza. La Letizia portò in tavola delle uova affogate, in un bel vassoio d' argento; e subito la
paraletteratura-ragazzi
Pagina 36
Caciotta! - In quel frattempo la Letizia aveva preso la topina in mano, e l' andava palpando da tutte le parti. - Ora capisco! - gridò alla fine. - Sa
paraletteratura-ragazzi
Pagina 45
topina potesse preparare a' suoi piccoli un nido più soffice; e la Letizia, che le aveva tenuto un po' il broncio per via de' tovaglioli, alla fine s
paraletteratura-ragazzi
Pagina 48
la Letizia; voglio una scimmia che serva a tavola, come quella del capitano della Stella di Francia; poi conchiglie color di rosa, grandi come un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 6
lana di cui la signora si serviva per i suoi ricami. - Lilia, Lilia.... - brontolava spesso Letizia, spolverando il salotto - se ti vede la padrona, ti
paraletteratura-ragazzi
Pagina 62
morbidi, la carta e gli stracci di tela, che la Letizia aveva ordine di cambiar tutt'i giorni nella canestra dei topi. E se, per caso, Bellino non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 65
moglie - ora andiamo a desinare. - A punto la Letizia stava apparecchiando. In quel frattempo, i topini domandavano tutti a Dodò: - Ebbene, hai capito
paraletteratura-ragazzi
Pagina 87