, pensando all' avvenire di Vittorio, rassegnarsi a star tutto quel tempo priva del suo bambino; e lei si consolava passando molte ore in casa Sernici, dove
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. La Letizia, nel chiuder l' uscio della dispensa, non s' era avvista d' aver serrato là dentro il sorcio bigio, entrato dietro a lei per rivedere il
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disgraziato. - Mamma, ti prego! Sai come sarò buono! Sai come studierò la geografia! Via, mamma, ti prego! - La Rita udì; e subito anche lei cominciò a
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, proprio non so, come abbia ad essere il mondo! Di pericoli, dice la mamma mia, ce n'è a bizzeffe; e lei lo sa, povera mamma, che ne ha cansati tanti
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lei. Tutti si portarono molto bene, e non insudiciarono nulla, perchè Dodò aveva minacciato di non seguitare il racconto, se i topini mancavano alle
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il pensiero di lei: - A star senza la Ninì? - Allora Vittorio, incoraggiato dal sorriso di sua madre e della contessa, trovò le parole giuste. - Se mi
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, perchè, Dio di misericordia, l' avevano data via appunto lei, così triste sempre? Ah, quella tristezza che l' aveva oppressa fin dalla nascita, senza
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frantume di vetro; mangiare uno zolfanello; far altri sbagli, naturali in un topo, e.... morire, Dio guardi! anche lei. Quando con la famiglia dei
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un' angoscia che nemmeno lei avrebbe saputo descrivere. La giornata passò quietamente per tutti; i topini dormirono e mangiarono come al solito
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, certo, se la contessa Sernici aveva preso a far qualcosa, doveva riuscir bene; perchè v' eran poche signore piene di cuore e d' intelligenza come lei
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anche più bisogno di lei. Ragù si mosse lentamente dal suo giaciglio, e venne al piattino, dove appoggiò le manucce rosate, assaporando con voluttà
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domandò alla padrona: - Perdoni, signora contessa: li ha presi lei i tovaglioli per il caffè e latte? - Io, no, - rispose la signora. E soggiunse: - O che
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. I bocconi più ghiotti eran per lei; per lei i baci e le carezze de' bambini; la stessa signora le aveva dato un bel pezzo di bambagia, perchè la
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uomo! tutta contenta di dare una mortificazione al fanciullo, minore di lei di due anni. Poi, vedendo ch' egli si faceva rosso in viso, e che quasi
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne
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mano nella scansìa per impadronirsi del topo e punirlo. Ma la contessa fu più lesta; Dodò corse da lei, che lo prese ridendo e se lo mise nel petto
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