, aveva acquistato egli pure i loro modi garbati. Un giorno, soltanto, ne fece una assai curiosa, che ricordò ai signori Sernici la sua origine plebea
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quando girar per il mondo era un' impresa assai meno facile che non al giorno d' oggi. Ben presto, dopo aver percorso su e giù, per largo e per lungo
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cadeva di lì a qualche giorno. A un tratto, si sentì tirare per il lembo della veste, si chinò e raccolse Bellino. - Come mai, Bellino, a quest' ora
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mangiar la minestra che la Letizia avea preparata nel loro piatto. Il giorno seguente, i topi s' affollarono un' altra volta intorno a Dodò, e lo
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A questo punto Dodò tacque, perchè era l' ora del pranzo. Quel giorno la contessa stava meglio assai, e volle che i topini mangiassero sul letto con
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, lo aveva fatto crescere un po' capriccioso e sempre risoluto a non essere contrariato in ciò che gli piaceva di fare. Quel giorno, per esempio, si
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de' suoi dentini; l' altro, nella sua beata stupidaggine, non capiva come si desina di mala voglia, se manca uno della famiglia. Un giorno che la
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del Re. Il giorno che la contessa l' aveva ordinata, era stata un' ora d' orologio in colloquio col cuoco, scervellandosi a trovar tutto quello che ci
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Un giorno la contessa Sernici e i suoi bambini erano a colazione; e c'erano anche i due topi, perchè la piccola Rita s' era messa in testa d
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che c' è, signora contessa? La famiglia cresce. - Come? la Caciotta?... Già, la Caciotta fra qualche giorno sarà mamma d' una mezza dozzina di musini
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alcuno, a domandare notizie e a recare conforti alla moglie. Da quel giorno, la Caciotta fu trattata nella famiglia Sernici con ogni sorta di premure
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regalatale un giorno di Natale dal babbo; una puppattola che pigiata un po' sullo stomaco proferiva distintamente: papà e mammà con una vocetta nasale
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vassoio, poi.... - Non dubitare, - l' assicurava il fratellino, tornato tranquillo, e già, tutto sorridente all' idea di girare un giorno o l'altro tanta
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giorno, dopo aver inutilmente cercato Moschino per tutta la casa, il conte tése l' orecchio a de' suoni scordati che venivano da un salone lontano
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dargli il buon giorno. Allora scivolava, grave e soddisfatto, e se n' andava tranquillamente a schiacciare un pisolino nella biblioteca della contessa
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