del solo movimento della testa, e in modo, che i raggi visuali incontrando tanto il modello quanto il disegno, formino colla loro superficie degli
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Sia O l’occhio del disegnatore, B C la superficie dell’originale, e b c i punti dove cadono i raggi visuali, (il triangolo O b c si chiama cono
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Fig. 10; sia O l’occhio davanti alla superficie B1 C1 ove l'asse (O P) del cono visuale cade perpendicolarmente sulla B1 C1 e ove i raggi visuali O
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