rocciose e dentate, formando a grandi tratti dei solchi uniformi di direzione, la cui base rotola sotto l’onda sormontata e che appena raggiunta la
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siano del medesimo numero) su cui volete avere l’ingrandimento. I riscontri delle linee che formano i lati dei quadrati, vi guideranno con sicurezza
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Consiste in una cornice di legno, la cui luce (apertura) attraversata da tanti fili numerizzati, paralleli e fissati sui lati, formando colla loro
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Badate, che durante questo lavoro di compimento, voi dovete assolutamente armarvi di tutta la forza di concezione e capacità di cui disponete, per
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, nè eguali ai primi; per cui non cadendo l’asse (O M) del cono visuale perpendicolarmente sulla superficie D E, si avrà un’immagine molto diversa di
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Riassumendo, concludiamo: il disegnatore deve sempre tenere la tavoletta, sulla quale avrà fissata la carta, in quella posizione, in cui l’asse del
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tavoletta, hanno la medesima posizione rispetto al punto O, perchè in ambo i casi, l’asse del cono visuale vi cade perpendicolarmente; per cui, in questo
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’ombra ha una porzione più chiara, che è il riflesso; e il confine estremo chiaro è meno luminoso della porzione su cui i raggi luminosi cadono in
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Un corpo illuminato dalla luce artificiale, come si disse, dà un chiaroscuro secco, privo di riflessi; per cui, lavorando di notte, è necessario
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dal cavalletto almeno tre volte la dimensione della base della superficie su cui volete dipingere; svolgete lo schizzo a carbone, indicando, oltre il
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Anche la posa del modello aiuta molto a dar grazia alla figura, ed è da preferirsi quella posa, in cui il corpo contrasta coll’inclinazione della
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La convenienza consiste nella giusta relazione che il pittore sa osservare fra il carattere del soggetto e la specie di drapperia con cui egli copre
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Ecco un esempio: supponete che la A B, fig. 4 Fig. 4. , rappresenti la giusta altezza di una verticale data, di cui si vuol avere l’immagine
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In questo caso la luce si spande sul resto della figura e si armonizza colle mezzetinte dello stesso grado di cui è composta la luce.
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Se i lumi devono predominare in un quadro il cui fondo sia scuro, è necessario che appariscano non solo vari nella forma e nella grandezza, ma anche
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Senza dubbio, le più stimate fabbriche di carta per l’acquerello sono quelle inglesi; e la migliore fra esse è quella di Balston, i cui prodotti
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Infine, vi facciamo osservare che, quanto più la carta è vecchia, tanto più riceve volontieri il colore; per cui, è migliore.
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, il cui doppio coperchio, da una parte serve da tavolozza, mentre che l’altra, incavata in due o più compartimenti, serve per le tinte liquide.
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Nel caso in cui la carta non fosse sufficientemente umida, difficilmente potrà essere stesa in modo da presentare una superficie piana e uguale, ma
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sconcia a ogni ulteriore sovrapposizione di colore, per cui, è necessario rimediare a tale inconveniente al suo primo apparire, e nel modo seguente.
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La buona riuscita del lavoro, talvolta, dipende dal modo di condurre il pennello; per cui, bisogna aver molta cura nel maneggiarlo, sopratutto
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Per determinare le ombre, la condizione più facile è quella in cui il sole si trova di fianco al disegnatore. (Tav. VIII).
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I colori sono, artisticamente parlando, i materiali di cui si serve il pittore per dar corpo a’ suoi pensieri, nonchè per riprodurre il vero. La
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proporzioni, si passa progressivamente da un colore all’altro, e qualunque sia il punto da cui si parta, a quello bisogna forzatamente ritornare.
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lume, la mezzatinta, l’ombra e i propri riflessi, pure, per conservare l’effetto di unità, devono partecipare all’intonazione generale del terreno a cui
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Si adopera sovente le voci: tinta calda, tinta fredda. Tinta calda è quella in cui il tono del colore è acceso; vi domina, per esempio l’arancio, l
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tingersi del colore complementare o quello della superficie a cui si trovano avvicinati.
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il contrasto di tono con diverse esperienze, tra cui sceglieremo le seguenti.
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Come si prepara la superficie su cui si vuol miniare.
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Per poter dipingere bene sul raso, o su qualunque superficie su cui il colore è soggetto a espandersi, bisogna prima dare alla superficie racchiusa
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Il pennello influisce molto sulla perfetta riuscita della miniatura; per cui, prima di comperarlo, bisogna provarlo se buono, nel modo seguente: dopo
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Dopo aver ben teso sulla tavoletta e fissata con puntine la superficie su cui si vuol dipingere, lucidato sulla carta trasparente il disegno e
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larghi spazi su cui riposarsi dalla troppo viva impressione ch’essi gli produssero.
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Il campo bianco dei petali, le cui striscie sono di color carminio, si ombreggia ordinariamente con bianco e indaco; quello le cui striscie sono di
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, brillanti, ecc. I colori di tinta fredda danno gradazioni più gradevoli all'occhio, che quelli di tinta calda e lo affaticano meno, per cui bisogna farli
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Il bianco è il colore di cui si fa maggior uso, facendo egli parte in quasi tutte le mestiche.
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Il più bel bianco di cui si valgono i pittori, pare grigio in confronto della luce rimandata da un corpo brillante colorato; come, per esempio l’oro
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negli aranciati e nel violetto: manca però nel verde, di cui è il colore complementare.
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Il violetto occupa nella pittura un posto importante. È composto di azzurro e di rosso, e non facendo parte il giallo nella sua composizione, per cui
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accurato studio dal vero. Coi verdi preparati e messi in commercio non si otterranno mai tali finezze; per cui bisogna quasi sempre cercarle colla mescolanza
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vicine. Mischiato col giallo dà il verde, col rosso il porpora e il violetto; non prende parte nel ranciato; per cui è il suo colore complementare.
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Nero d'avorio — avorio calcinato — bellissimo nero, resistente, asciuga però lentamente, per cui, nell’adoperarlo, aggiungasi del seccativo.
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Sulla tavolozza si dispongono i colori di cui si vuol servirsene, impastando ivi le tinte necessarie durante il lavoro. Il raspino serve per raspare
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La preparazione su cui si deve dipingere è di massima importanza non solo riguardo la resistenza del dipinto, ma anche per la durata della freschezza
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Dopo aver accuratamente piallata la parte su cui si deve dipingere, la si pulisce strofinandovi sopra l'olio di lino, con un pezzetto di pomice. Per
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. Altri preparano la tela colla cera e col miele. La migliore di queste preparazioni è però quella, in cui fa parte l’olio di lino, o di papavero.
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splendore di cui sono capaci; allora specialmente è necessario di prevenire i prosciughi.
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indefinito, ove i forti contrasti nel cielo rendono armonioso il paesaggio, le cui lontananze si fondono dolcemente coll’aria.
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Essendo l’azzurro l’elemento principale dell’aria, per cui è della massima importanza che nell’abbozzo le lontananze siano disposte con tinte
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lacuste, anzi, essa ne è il soggetto principale; per cui è d’importanza massima saperla rendere bene e giusta nella sua rappresentazione pittorica.
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