foglie i vapori ammoniacali, che si trovano sempre nell'aria delle stanze.»
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, carcassi e scatole di Latta indiane; stanze da lavoro, che, di fianco allo specchio che sta sul caminetto, hanno maschere giapponesi che fanno brutti visacci
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spilli, le forcine. Nelle stanze di toeletta di certe case, sono perfino pronti i guanti lunghi e di prima qualità, i fiori ricercati. La padrona di
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l'umore, e rattrappire le membra in poche stanze rinchiuse!... benedetti i giardini d'infanzia, che svagano con giuochi istruttivi, che esercitano i muscoli
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medesime ; i loro movimenti siano liberi, secondo il bisogno, il desiderio naturale; non obbediscano a regole fisse; l'aria che respirano nelle stanze
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tranquilla, che sono entrata di forza.» E attraversando stanze, e spalancando usci, e frugando, si rivedeva là non da serva, come aveva detto alla
; aveva ispezionato minutamente gli aratri di nuovo modello fatti venire da Milano l'anno avanti, la cantina, le stanze di abitazione dei contadini
dove non era degna neppure di spazzare le stanze! «Non posso però dirne male», aveva soggiunto: «mi ha sempre rispettata. E Dio mi castigherebbe, se
d'onde cavare un discreto corridoio per liberare le altre stanze!» «Come? E questo spazio qui?» «Ah! Su la carta, sta bene. Io però non guardo la carta
. Tutti gli usci delle stanze si agitavano e i vetri delle finestre e del balconcino trabalzavano, e sul tetto era un continuo acciottolio di tegole, quasi
catasta.» «Dici bene.» «Ce n'è tante altre anche in un baule. Io so qual è la chiave.» «Me la darai domani.» «Farò prendere aria a quelle stanze. Saranno
intristivano in quelle stanze quasi nude, dormendo su pagliaricci perché avevano dovuto vendere fin la lana delle materassa, orgogliose però di non
l'intonaco delle stanze si asciugasse, che arrivassero da Catania il pittore pei soffitti e gli operai per tappezzarle, il marchese, ora, andava
palme. Ora, affacciati alle porte delle stanze a pianterreno, si davano spintoni per buttarsi fuori a vicenda a prendere un'insaccata di quella che
camera, per le altre stanze. E si levava da letto e accorreva, mezza svestita: «Ti senti male, figlio mio? Hai bisogno di qualche cosa?». «Niente
vita, vedendo animate da tre figure femminili quelle stanze dove egli, da più di un anno, non vedeva altra donna all'infuori della vecchia nutrice che
bruscamente. Gli era parso proprio di entrare in una di quelle stanze dove i parenti di un morto vi ricevono silenziosamente le persone più intime, con
spettacolo di quelle squallide stanze dove esse nascondevano la loro misera condizione, e dove le figlie passavano le giornate, e spesso le nottate, lavorando
voleva costei? Perché si faceva viva? Le parve di vederla, a un tratto, aggirarsi di nuovo per quelle stanze dov'era stata quasi dieci anni padrona