lui, badi di non mai dar la voce ai cavalli, nè di schioccare la frusta, che è atto volgare.
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retta, e continuava a dar colpi di frusta alle mule, lanciandole in corsa vertiginosa per quelle rampe di stradone che giravano in declivio attorno
frusta. Lungo la ripida salita, Titta avea risparmiato le povere bestie. Alla svoltata della Cappelletta però, da dove lo stradone comincia a salire
facevano tornare in mente le terribili ansietà della nottata. Le mule sbuffando, scotendo le teste sotto i frequenti colpi di frusta, infilata la
sigaro. «Ecco don Aquilante!» Don Aquilante arrivava di corsa scusandosi di essere in ritardo. Titta fece schioccare la frusta e le mule partirono di buon
pronunziato queste ultime parole vibrò in quell'intervallo di calma come uno scoppio di frusta e parve riempire la cameretta. Pallidissimo, con la testa china