Il Dottor Graziano fa per parlare, apre la bocca e sternuta invece.
"Vediamo! A te, Dottore!" dice Giocadio all'artista che deve incarnare la maschera del Dottor Graziano, o Balordo, o Balanzone, Prudentio, Dottor
Pantalone esce nel giardino; il Dottor Graziano appare sul balcone di casa sua; quest'ultimo sta vestendosi.
dottor Graziano si allontana pel fondo.
, Rosaura e Colombina nascosti nel giardino guardano; il dottor Graziano si affaccia al piccolo balcone perché in casa ha cercato Colombina chiamandola
Pantalone esce dal giardino, rinchiude la cancellata, attraversa la piazza, picchia alla porta del dottor Graziano e vi entra. Il dottore vedendo
Dottor Graziano, altre viuzze laterali. Nel fondo si apre la contrada che si perde diagonalmente.
lanciando occhiate verso il giardino di Pantalone, alla finestra di Rosaura, alla porta di casa del Dottor Graziano.
e dal dottor Medulla, che aveva suggerito il galante pensiero di quei mazzi. Appena le carrozze, condotte dal signor Kyllea alla stazione di Valsavoia
... - Una sciocchezza, una stupidaggine - l'aiutò a dire il dottor Maggioli. - No, una mistificazione - riprese la baronessa - un capriccio di fantasia
. - Chi te l'ha detto, sì? Non esser bugiardo - Il dottor Medulla ... - confessò il ragazzo piagnucolando sotto la forte stretta della mano che lo aveva
- Eh, no! - disse il dottor Maggioli. - Non si tratta di creatura umana nel vero senso della parola; preumana , tutt'al più! - Oh! Oh! Oh! Le signore
Che cosa era accaduto durante la giornata al dottor Maggioli? Qualcosa di lieto certamente, perchè in quella sera lo vedemmo entrare in salotto così
- E che direste - esclamò il dottor Maggioli - se io vi raccontassi per quale sciocca circostanza sono stato, trent'anni fa, sul punto d'impazzire
l'atto barbarico dei contadini. Soltanto il dottor Medulla non aveva avuto l'impudenza di venir a offrire l'aiuto della sua arte al ferito; si era scusato
casino, il dottor Medulla, fratello del canonico, tentava, con arte, di farlo parlare intorno ai progetti di coltivazione, per scoprire terreno, per
poteva parlare di letteratura e di arte senza timore di vedergli sgranare gli occhi come al dottor Medulla, assiduo anche esso, ma vanitoso, pretenzioso
padre, il notaio e ... il dottor Medulla. - Non lo nomini neppure! - E ogni volta che io ho domandato a mio padre: - Ma perchè? - mio padre si è fatto
- Anormalità! Pervertimenti! - esclamò con insolito calore il dottor Maggioli. - Che ne sappiamo? - Ma ... allora la scienza - riprese l'avvocato
- Che ne dice, dottore? - domandò la baronessa Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli. - I giovani di oggi fanno da vecchi anche
Si parlava di microbi. - Il soggetto è troppo grave da poter essere accennato in conversazione - disse il dottor Maggioli. - E poi, io sono oramai un
marchese, si scosse con un sussulto allo scatto di voce, che parve un tuono, con cui quegli rispondeva al dottor Meccio, detto San Spiridione non si
cadavere, con le braccia penzoloni, gli occhi chiusi, bianca bianca in viso. «Ma come? Ma come? ... Dottore!» «È di là, nello studio», rispose il dottor
stati cercati, ma offertisi spontaneamente col naturale andamento delle cose. Per questo il cugino Pergola, il dottor Meccio e gli altri erano
, fin il dottor Meccio che pareva volesse entrargli in grazia dopo la sfuriata di mesi addietro. «Bravo marchese! ... Un angiolo! ... Avete scelto un
broncio; il dottor Meccio sparla di me in Casino , nelle farmacie, dovunque; mi ha fin chiamato: "Fantoccio di cencio! Pulcinella!". Che me n'importa? Ma
comanderà qui e provvederà ai fatti miei.» Lo zio don Tindaro e il cavalier Pergola venivano tre, quattro volte nella giornata, in compagnia del dottor
se la predizione - e tutti lo credevano - si sarebbe avverata. Vedendo che don Pietro Salvo cava a ogni cinque minuti l'orologio di tasca, il dottor
, spingendolo troppo fuori dalle sue vecchie abitudini. Il cugino, il dottor Meccio e parecchi altri, picchia e ripicchia, avevano un po' scosso la sua
Accademia della crusca
