bella, meglio della marchesa, con quel viso affilato, bianco come il latte e quegli occhi neri e quei folti capelli nerissimi, alta e snella. E
il naso affilato, sembrava che tentennasse il capo a ogni passo dei portatori. Giunti vicino al Casino, essi deponevano a terra il cataletto, e la
singhiozzando, ma con un cupo rimprovero, quasi minaccia, nello sguardo. Don Silvio La Ciura, steso sul cataletto, col naso affilato, con gli occhi affondati