Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sindaco

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IL BENEFATTORE

662578
Capuana, Luigi 10 occorrenze
  • 1901
  • CARLO LIPRANDI EDITORE
  • prosa letteraria
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Il signor Kyllea era tornato trionfante. Il Sindaco, invitandolo a un convegno per accomodare il maledettissimo affare dell'acqua, aveva pensato di

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Le signore Kyllea erano arrivate nel pomeriggio del giovedì, e il Sindaco si era creduto in dovere di farsi trovare davanti al cancello per dar loro

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? ... Infine, è forse medichessa costei? Stupido, imbecille il sindaco, e più imbecille e più stupido mio fratello il dottore, che non le intentano un processo

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sindaco con altri galantuomini del Casino. - Ve lo dicevo, signor canonico? Costui ci darà una bella lezione! Ma il canonico era fisso più che mai nella

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Sindaco ... Ma quelle belve, se sono in furore, non rispettano niente ... Li ha affrontati, li ha insultati, li ha minacciati di galera ... E allora

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, inaspettatamente; ed ecco come. L'onorevole aveva manifestato al Sindaco e ad altri influenti personaggi il desiderio di essere invitato a parlare agli

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Come il canonico aveva previsto, il figlio del Sindaco (non lo chiamavano altrimenti, quasi il nome di Paolo Jenco fosse stato più lungo a

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. Il notaio aveva condotto l'inglese in Casino, lo aveva presentato ai galantuomini più agiati, al Sindaco, all'Arciprete, all'Agente delle tasse, al

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- rispondeva il sindaco - e un giardino di agrumi dall'altra. - E l'acqua? D'onde la caverà l'acqua per inaffiare il giardino? - Ha già fatto cominciare

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? - Ma già, gli inglesi hanno tanti quattrini che non sanno che farsene - aveva sentenziato il Sindaco, appresa la notizia in Casino. - Peccato che io

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Il Marchese di Roccaverdina

662617
Capuana, Luigi 9 occorrenze

arrivasse per mezzo di essere a cavare un ragno da un buco. Scadeva di carica il Sindaco. Menato pel naso da due o tre consiglieri furbi e prepotenti che

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sindaco vi disse: "Fate. Avete carta bianca".» «A parole! ... Non mi costringete a vuotare il sacco, marchese!» Lo attiravano in un angolo del salone

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pagare le tasse, che erano troppe! Quei signori infatti non sapevano ragionare d'altro che del sindaco che si lasciava menar pel naso dal segretario

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bronzo, l'orizzonte senza vapori e l'Etna che fumava, anche quei del Casino non discutevano più del sindaco, degli assessori, di tutte le loro misere

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voglio essere sindaco!» «Come? Dopo tutto quel che abbiamo fatto?» «Che me n'importa? Sbrigatevela tra voi. Io ho i miei affari. Ho troppe cose a cui

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Zòsima esaudito. Che altro gli occorreva di fare, all'infuori di andare a prendere lei per mano, condurla davanti al sindaco e poi davanti al parroco, in

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chiesa neppure pel precetto pasquale. Altri tempi!» «Pel Municipio sarà difficile. Parlerò con l'assessore che funziona da sindaco. Ho sentito dire che

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, pelle nuova! Una riunione delle principali persone a cui era stato invitato personalmente dal Sindaco per provvedere alla gran miseria della bassa

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tant'altri, meglio di tant'altri ... Avete veduto; ho rifiutato di essere Sindaco, per continuare a fare il contadino. Il cugino Pergola mi tiene il

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