stima ed agli affetti gentili e quella fede nella virtù, che sono il frutto d'un perenne esercizio di dignitosi sentimenti.» Cesare Cantù cosi
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aeree, il verde perenne delle felci dalle fronzure frastagliate, siano il volgare sclopendrio dei boschi o il prezioso cibozio, il comune capelvenere
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melanconia e della poesia romantica, alla flessuosità del corpicino da fata, imponendosi una dieta perenne; come vana e sciocca è l'ubbia di credere di
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