affetto e di concordia. La signorina finamente educata e buona di sua natura, è un raggio di sole, che reca con sè luce e calore; è un fiore che rallegra
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una passione; tutte cose che non le fanno onore. La giovinetta senza sorriso e senza gaiezza, è un fiore smorto e senza profumo; pallido e melanconico
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e le abitudini della casa, la signorina non vestirà mai sfarzosamente. Un abitino bianco, fresco, con l'ornamento di qualche fiore è sempre il
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Il fiore è sbocciato; si è aperto al sole, avido di calore e di luce. L'insetto ha messo l'ale; vola nell' aria incontro all'amore. È la primavera
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coperta mortuaria, il berretto, la spada, le medaglie; se è un funzionario, ha i distintivi del grado; se è una fanciulla, il giglio e il fiore d'arancio
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verde. Ogni commensale avrà due bicchieri, e il suo vasetto con un fiore o un mazzolino. Il vino comune si serve in bocce o meglio anfore bianche; voglio
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portafiori di cristallo, bassi, di forma elegante e leggiera. Davanti a ciascun commensale è quasi sempre un fiore o due o un mazzetto piccolo, in
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sanno, è unicamente per fanciulli e giovinetti. E in tal caso, le fanciulle vestono in bianco e i giovinetti portano all'occhiello un fiore pure bianco
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manina paffuta, rosata e bella come un fiore. A proposito del bacio Carlo Anfosso nel suo utilissimo dizionario di Igiene popolare, dice: « Non sarebbe
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Shadow and shine is life, flower and thorn. « La vita è ombra e luce, è fiore e spina. » La donna assennata ed esperta sa che la vita è tutt'altro
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nel fiore. Pessimisti, che il più delle volte, se la pigliano con mamma natura e con l'umanità tutta quanta, perchè a loro non soro concessi beni e
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gaiezza è un fiore smorto e senza profumo. Naturale desiderio di divertirsi. . . . . . . . . . . 127 Bisogna concedere alla giovinezza qualche diletto
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qualche cosa è intelligente, semplice insegnamento della mamma, che, con fine accortezza, si serve d'un fiore, d'una gioia improvvisa, di un soldo
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