voluto gridare. E tacque, per quelle frequenti viltà del cuore che sopravvengono alle persone lungamente provate dalla sventura. I- gnorare, anche per
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trapassi il fegato; conservatevi bene, ragazzi», diceva con ironia. «Come sono poltroni i giovani d'oggi!» «Provate un po' a mettervi qui, voi, al posto
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Anania. «Bustianeddu», gridò il mugnaio, «se non te ne vai ti mando via a calci ... » «E provate un po'!», diss'egli, spavaldo. «E diglielo dunque tu
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