Angelica "se non le dispiace, deve farci vedere il convento." "Volentieri." "Donna Geltrude ci scuserà. Siamo davvero importune." "Mi dispiace, signorine
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dire Ruggero. "Ah! mi dispiace" lo interruppe Patrizio "ma forse non potremo riprenderle più. Ora ho troppo lavoro, troppi gratta- capi in ufficio ... E
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con i suoi fogliacci. E da oggi in poi, sappia che la sua signora sarà portata via quasi tutti i giorni. Non risponde? Le dispiace?" "Anzi, ringrazio
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. "Così malaticcia e sofferente come dite sia stata sempre" continuò Ruggero "forse non le dispiace morire. Che si fa a questo mondo quando la vita è una
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il sindaco e Ruggero." "Perché anche il figlio?" disse Eugenia, dopo un istante di riflessione. "Ti dispiace? Mi sembra giusto, invitando il padre
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padrone, egli mi riesce talvolta simpatico, e questo mi dispiace, perché io dovrei e vorrei disprezzarlo. Che cosa è per me lui? Gli ho chiesto io di
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scriveva: «Ogni sera sto lunghe ore alla finestra, e mi sembra che tu debba da un momento all'altro passare, come usavi prima di partire; mi dispiace
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