abborrenza gli alimenti ordi- nari, e divorano cenere, terra, segatura di legname, carbone, ne si nutrono d'altro? ... Noi chiamiamo pica questa malattia. Chi
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prese e lo vuotò. Ne uscì fuori una pietruzza gialla, e cenere, cenere annerita dal tempo. Cenere! Anania palpò a lungo, con tutte e due le mani, quella
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costume, con un berrettone di pelle lanosa, non parlava né rideva mai: soltanto si divertiva ad arrostire castagne fra la cenere ardente. «Abbi pazienza
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secoli abbandonata. Anania guardò curiosamente intorno. Nulla era cambiato: miseria, stracci, fuliggine, un po' di cenere sul focolare, grandi tele di
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scaturivano, scintille d'oro, fra la cenere azzurrognola del caldo crepuscolo. Al di là del cortile, nella straducola, passava un piccolo mandriano a
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