pagato le due quindicine di settembre alle ballerine scritturate. Solo qualcuna che aveva un padre energico e più bestemmiatore di Ciccillo Patalano, o
Erano otto, in quel grande camerone oblungo: tutte le otto ballerine della terza fila. Checchina Cozzolino, una dal volto gonfio, scialbo, dai
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che abitavano lontano che non avevan soldi per andare al caffè o alla cantina. Varie ballerine si eran rivestite in fretta ed erano fuggite da quella
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Il ballo finì a mezzanotte e tre quarti. Le otto ballerine si rivestivano in silenzio, frettolose, vinte dalla noia, dalla stanchezza, dal sonno
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, che riducevano a nulla le due lire e cinquanta serotine. Era, anche, una grazia, particolare, perchè a San Carlo non volevano brutte ballerine, anche
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incerte e così perigliose stagioni di ballo, in provincia, dove le povere ballerine vanno solo per avere il pane. Per San Carlo, dove l'impresario
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sonnacchiosi, dove si incontravano altre ballerine, con gli amanti, altre donnette di genere equivoco con nottambuli ostinati, coppie formate da una
i sogghigni e le beffe dei vicini, delle amiche di palcoscenico, di tutte le altre ballerine. Appena una di loro è abbandonata dall'amante, si sa
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questa Coppelia le ballerine, le corifee con relative famiglie, con relativi corteggiatori, innamorati e amanti, erano soddisfattissime: un vero balletto
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e di divertimenti che conducono le ballerine. Prendendo a leggere La ballerina non si può fare a meno di interessarsi in sommo grado a quella povera
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