quel caldo. Non avevano picchiato: si era ingannata. Respirò un po' meglio, sola, appoggiata a uno stipite, stringendo al petto il suo falso dispaccio
Verismo
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sempre molto, anche lei pallidissima, non per temperamento, ma per l'anemia che le divorava la vita. Appoggiata a una quinta, essendosi gittata sulle
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sera d'inverno, non osando sedersi, per timore di sciuparsi le loro leggiere gonnelle. Carmela Minino non faceva nulla, appoggiata allo stipite della
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