davanti, domandandogli: - Dove vai? Che fai qui? Il ragazzo lo guardò sbigottito, grattandosi il capo. - Come ti chiami? Di chi sei figlio? - Mi chiamo
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mule, fermàtosi in mezzo alla spianata davanti la stalla per accendere la pipa, era rimasto ad ascoltare, deliziato. - E tu, non vai ad accovacciarti
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ore ed ore, interrompendosi soltanto per dar la voce a qualche tacchino che si allontanava troppo dagli altri. - Dove vai, Notaraccio ! E con una
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massaia che già era in cucina a impastare il pane con la vecchia serva. - Dove vai? - gli domandò, vedendolo andare via. - Vo a vedere la mamma, se ha
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. Gli pareva di esser tornato in un posto morto, con tutto quel silenzio attorno. Aveva negli orecchi il rumore delle carrozze, e negli occhi il via vai
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