Beccaria, Dei delitti e delle pene, XX.
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Beccaria scrisse «che il far vedere agli uomini che si possano perdonare i delitti, o che la pena non ne è la necessaria conseguenza, è un fomentare
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dei suoi individui. - Beccaria, Dei delitti e delle pene: Le pene che oltrepassassero la necessità di conservare il deposito della salute pubblica
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naturale, al diritto della propria difesa, l'antica teoria italiana di Beccaria e Romagnosi Genesi del Diritto penale, al cap. 212, detta: La società ha il
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«In ogni delitto che per sua natura dev'essere il più delle volte impunito, la pena diviene un incentivo» (Beccaria, Dei delitti e delle pene
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indizio di pazzia. Beccaria dice che l'uomo sano non è capace di sentimenti inutilmente crudeli, non mossi da odio, da timore o da interesse. - Nel
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sicurezza sociale. Ricordiamo che un delitto senza causa è già per sè un indizio di pazzia. Beccaria dice che l'uomo sano non è capace di sentimenti
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gusto nelle lettere e nelle arti, come dimostrano i nomi dei Verri, di un Beccaria, di un Alfieri, di un conte Gozzi, di un marchese Spolverini, l'autore