nella notte, come la barchetta degli amanti. Questo dicevano le signore; i signori proponevano di portare la cena. Sulla soglia della porta, verso il
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passeggia, si cena alle sette e si ridorme alle otto; alla sera vi è la messa; alla sera il vespro e il rosario. Verso I'imbrunire e un gran grugnito
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, dovette dargli coraggio, ogni sera nelle conversazioni dopo cena; ma ogni mattina ricominciavano i terrori di don Ottaviano. Nè aveva torto: verso i
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imbandita mensa di Omero; dopo di che si fa una passeggiatina con Eschilo e Platone. Qualche sera vo a cena da Orazio, qualche altra da Marco Tullio. La
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sorte; altrimenti, per quest'oggi, non si va a cena nè a letto». Risero i senatori, e, caso strano, i due magnifici così tirati in ballo non furono dei
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