nelle loro stanze, calzò le scarpe di vitello sopra un paio di calze pulite, indossò un giubbetto di lana e il vestito piú pesante della festa
prosa letteraria
donna: grosse lettere, mal piegate, coll'inchiostro dilatato, con traccie di mani poco pulite, due righe di soprascritta e quattro errori. E la falange
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