dalla Lisa, sorella di Giacomo, una ragazza lunga, ricca d'ossi, cogli occhi sporgenti, che portava un tuppè di capelli neri, irti, duri come lische
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passi, fissando lo sguardo a qualche gruppo di piante lontane, che vedeva disegnarsi coi rami duri e neri sullo sfondodell'aria, provando nel suo
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pietrificati, rigidi e duri come la pietra, che paiono statue modellate da un pessimo scultore. Meno orribili sono altri imbalsamati col processo più perfetto
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