malata questa pover'anima - disse pietosamente la mamma Santina tenendole una mano sul capo. - Il meno che si possa fare è di metterla subito in letto e
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In una buona iscrizione - disse il conte Lorenzo con classica gravità - non solo è compenetrata la storia e la filosofia della storia, ma c'è lo
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gli poteva dare in nessuna maniera. E quando questi, perduta la pazienza, gli disse una volta che, se voleva proprio andarsene, la porta era aperta
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. - Come state zia? - disse una voce dietro di noi. - Oh sei tu? beato chi ti vede. Siam proprio diventate forestiere del tutto, figliuola. - Ho molto a
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?" domandò mentalmente, senza alzare la testa. - Oh il mio Giacomo, sono io . - Sei tu? Dio, Dio, è lei - disse a voce alta mettendosi a sedere sul
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volesse assicurarsi che non c'era nulla di guasto nel vecchio amico, e disse semplicemente: - Bravo, trapezio! temevo quasi che non venissi. - Non so se per
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dall'orto con una gallinetta nel grembiale e disse: - Vado dalla contessa a sentir di Celestina; torno subito . - Dio benedica quei signori, se
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sotto i loro ginocchi. - Ringrazio il signor conte di questa bella visita, - disse il vescovo, che, sorridendo in tutte le pieghe della sua faccia morbida
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bel nome? - Non ho mai sentito che ci sia nessuno che si chiami cosí. - disse il vecchio Fabrizio, mentre correva cogli occhi sulla lettera, fingendo
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in queste tue cartaccie, - gli disse la mamma prima hai bisogno di guarire. Libro piú, libro meno, il mondo va innanzi lo stesso. - Non ho che a fare
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, Giacomo? - disse la voce sonora dello zio prete, mentre la mamma Santina attaccava una lampadina accesa davanti a un quadretto. - Siam qua tutti a
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persona del ragazzo, ch'egli amava con protezione paterna. Poi gli disse: - La Lisa ha ragione: non siamo piú nel mese di luglio. - E Battista dov'è
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, accostatasi con passi contati al letto, disse al malato- . - È vero che ti senti meglio finalmente? - e non seppe togliere a quel finalmente un certo tono
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aveva tenuto fin dai primi giorni un gran discorso per raccomandarle la prudenza,la rassegnazione, il santo ritiro: - Qui - le disse - devi considerarti
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donna Enrichetta mostrò d'averne un cosí gran dispiacere ch'egli non osò dir di no. - Venite, Giacomo, un po' di distrazione non fa male - gli disse
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, gli disse: - L'ha portata un ragazzo dal Ronchetto per lei, sor Giacom . In un biglietto scritto in matita donna Cristina Magnenzio avvertiva che si
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a tempo. *** - Sei tu? - le disse lentamente Giacomo, senza quasi alzare gli occhi - la povera mamma ha cercato piú volte di te. - Povero zio
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cui vien chiedendo una non misera somma a mo' di minaccia o di ricatto. Comeché io possa ." - Signor conte - disse Fabrizio entrando col suo passo
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incontro colle braccia aperte: - Caro ingegnere, che bel regalo! - disse, stringendo nelle sue mani corte e grassoccie i miei polsi, e storpiando, per
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, che i signori del Ronchetto stendevano a chiedere perdono e ad offrireuna buona riparazione. - A far degli scandali si fa presto, - disse il vecchio
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della porcellana rotta. Il mondo, oggi, è di chi pensa e di chi lavora. Vieni, Norma - disse, alzandosi di nuovo, andando incontro alla figlia, che
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tocca a me di fare il professore - disse il vecchio fauno, tenendo sollevato il cappello sull'osso della testa per tutto il tempo che durò il gran
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moderata. Il bel tenente si rovesciò sulla spalliera della sedia e, balestrando il conte con una briciola di pane, gli disse: - Te la sei meritata
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o all'altro dipartimento dell'Igeia. - Ed ora che abbiamo veduto la sala d'aspetto, - disse il Direttore, - andiamo a visitare uno dei tanti
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laboratorii. - Se credono, - disse l'ingegnere, - andremo prima di tutto nel Museo storico, dove vedremo la rapida evoluzione della meccanica attraverso i
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ammirazione e volta a Paolo gli disse: - Oh quanta sapienza in queste poche parole! Mi pare che in esse è riposta tutta la scienza della vita. Esse
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delle cose. - Vedi, Maria, - disse Paolo a lei, quando potè parlare: - qui intorno a noi dormono nel silenzio più di ventimila anni di storia umana
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nella gita sul mare, che con un profondo sospiro, disse a Paolo: - Perchè non continueremo noi domani il nostro viaggio per mare? - E perchè no
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che sorreggevano quel povero mobile tarlato, e disse loro piangendo: - Gettatelo dentro anch'esso, tanto domani io non vi potrò piú dormire. - Sì
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un'ira contro se stessa, inesplicabile. - Capisco, - disse la pretora, calma, con un fondo di indulgenza canzonatrice - tu aspetti il principe
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l'orecchio, dove spuntava una lanuggine bruna, e disse, ridendo: - Com'è morbida! - Poi gli rimase accanto, aspirando l'odore dello sigaro che gli
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crine intrecciato, sormontati da una rosetta. - Saranno quindici anni appunto il mese venturo - disse ancora la signora Soave, dopo aver seguito per un
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! - cogli occhi che le lucevano, con un formicolìo per tutto il corpo. Un giorno le disse: - Sorellina, oggi vado a mangiare i cocomeri. - Oggi, quando
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, assorto nel mistico raccoglimento della comunione. La signora Soave, rispondendo ad una inchiesta delle gemelle, disse: - Or ora, abbiate pazienza
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attaccata a quell'orologio. - Il brodo non ha nessun sapore - disse il signor Caccia. La signora Soave sospirò, costernata. - Vi ho detto tante volte di
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Caccia disse che era un capo-scarico, che dava cattivi esempi a Carlino, che s'era già mangiato parecchie volte i denari della laurea, e che non
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dalla messa, facendola passare dalla testa ai piedi, commentandola sarcasticamente, a parole brevi, acute, saettanti. - È però simpatica - disse una
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diede importanza, ma, tendendo cordialmente le mani, salutò l'esattore con molta disinvoltura. - A che posso attribuire? ... - disse subito il signor
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, nasceva un po' di confusione. Tutti entravano ed uscivano a piacer loro. - Vieni anche tu, mamma - disse Teresina. La signora Soave non usciva mai di
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ringrazio, - disse l'esattore, sbuffante, già tutto rosso, colle ciglia rialzate, ma facendo pompa della massima dignità - la felicità di mia figlia
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di rimanere a casa. Il signor Caccia disse che, rimanendo lei, dovevano privarsi del divertimento anche le sorelle. Teresina allora acconsentì
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affatto. Una volta la pretora le disse: - Non fare così; diranno che inacidisci come una zitellona -. A tali parole Teresina, colpita, andò a
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immenso compatimento, una tenerezza infinita, tutta fatta di perdono e di amore. - Quando io non sarò piú - le disse una sera - chi ti amerà, Teresa? La
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carriola sul marciapiede, ed entrò a bere un bicchierino di grappa. - Vuol venir presto l'inverno - disse la tabaccaia, alzandosi sulla punta dei piedi
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giorno, e disse che voleva visitare l'ammalata in letto per essere sicuro della diagnosi. L'indomani Teresina non si levò, agitata nella prospettiva di
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- vogliono bere. Egli si avvicinò guardando le aiuole, disse: - Dovrebbe piovere. Era presso a Teresina che si affrettò ad abbassare le maniche. - E però
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luminoso di una visione. - Che sfoggio, eh? - disse una sera la moglie del pretore, che era una linguetta (veniva ogni sei o sette giorni, colla pezzuola
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. Carlino, canzonandola, le disse all'orecchio: - Sembri la maggiore delle Portalupi, quando saluta il sottoprefetto. Teresina rise. Alle prime
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bambini, e poi ne avevo sempre qualcuno ammalato; e adesso ho il vecchio. Io non dormo piú. Disse: "io non dormo piú" tranquillamente, con un fondo di
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, che a stento frenava le lagrime. - È troppo sensibile, - disse la signora Rosa - somiglia tutta alla sua mamma, benedetta donna. E lo zio
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Accademia della crusca
