letto l'avv. Nebuloni e la sua consorte. Un forte puzzo di carbone ammorbava la camera. Accorsero tosto varii medici. Dopo circa due ore, col mezzo di
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questa notte. Dopo varie ore che il disgraziato era a letto con la moglie, senza profferire parola, alzassi ed in semplici mutande discese nel cortile e
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, metteva le ultime contorsioni che precedono la morte. Soccorsa, liberata dal capestro, adagiata in un letto, sottoposta ad ima cura medica, si sperò un
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qualità di converso; essendogli stata assegnata una cella per ritirarsi ed un letto per dormire comodamente, preferiva passare la notte in chiesa, adagiato
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