d'arrampicarsi fino alla Giulia, dovevan passare sul corpo del paladino di Francia: e lui faceva tale un fragore con tutte le ferrarecce che aveva addosso, che i
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anche la bambola e il burattino, finiti di rovinare ma molto addomesticati tra loro durante quel tempo del loro esilio dal mondo; e sul carretto dello
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via accuratamente involta nel foglio velino, dentro una scatola piena di bambagia, come in un morbido letto. Ora, in vece, ella si trovava sul duro
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alla corsa risonarono sul terreno. Le bambine, che verso quell'ora aspettavano la madre, le venivano premurosamente in contro. Affannate, ansanti, in
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di grande tenerezza, e si buttò fra le braccia del babbo, che se la strinse forte sul cuore. - Babbo, quanto costa? - chiese la bambina, che, vedendo
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specchi per la nettezza; ella non voleva cenere e avanzi di legna sparsi qua e là sul piano dell'ampio camino; nè foglie di cavolo, nè bucce di patate o
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poco appetito. La Giulia fu posta a sedere tra il suo ballerino e la Marietta, che si buttò sui dolci più che sul resto, non ostante le giuste
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Giulia, che aveva assistito a tutta la scena senza potervi metter bocca, rifletteva da sè sola su molte cose non belle sul conto della Marietta. Dio mio
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costume di selvaggia, quasi tutto fatto di penne a colori, s'abbandonava, sdraiata, senza tenersi da nessuna parte, sul cavallo a galoppo. Pareva una
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suo giro obliquo - il giro invernale - per la stanza, si fermava un momento, passando sul corpo della pupattola, coricato come l'avevan lasciato lì
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quando passava sul suo puledro cosi piccolo, con dietro il servitore montato sur un cavallo grande. Gli occhi della gente erano tutti per lei. Le faceva
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sul capo, ravviandole i capelli scomposti, arruffati. La Giulia, che aveva riaperto gli occhi e li teneva sbarrati, non ostante la luce viva alla quale
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di dolore: - I piedini!... - mentre deposta la Giulia sul letto, esaminava attentamente la gamba storpia. Pensò un pezzo, un pezzo, toccando con
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Marietta per i capricci che le passavano per la testa, come d'estate passano i nuvoli sul cielo sereno; e siccome, per sua fortuna, la Marietta non aveva
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poi si passava sul viso e su le braccia, tentando inutilmente di richiamarvi un po' di calore. Allora si doveva mettere a letto, e coprirsi bene, fin
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ore. Dirimpetto alla luce della finestra stava una figura di donna un po' curva con una larga pezzuola bianca sul capo e scendente su la nuca. - Li
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sul viso ossuto d'un giallastro terrognolo. Egli girò più volte rapidamente gli occhi piccoli e vivi per la stanza, e andò a stendere sul letto una
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dov'egli saltò a cavalcioni, e si curvò tutto sul viso di lei, che teneva fermo. La bambola, spaventata, avrebbe voluto far un balzo indietro e gridare
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: - Silenzio, canaglia! - Allora era una tempesta d'urli, di fischi, di contumelie e di patate che si rovesciavano sul palcoscenico; ma non voleva dire: la
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