facile che non si sa come ci possa essere della gente cattiva, quando, delle volte, una sola parola basta per consolare il proprio simile. Intanto era
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portava sempre in braccio una bambola, simile alla Giulia. La Giulia, allora, si figurò quella pupattola accarezzata e ben vestita, e sognò ancora. Ma non
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abito di velluto marrone ricamato d'oro. Avevano un cappello di forma quasi simile, in proporzione, s'intende, alla grandezza delle loro teste; e quasi
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aveva abbassato la testa, con tanto di broncio. Voleva vedere Jenny Bilson; voleva un cavallino tutto bianco, simile a quello, voleva! E la Giulia stava
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confuse... Ma no, no, non era Roma. E il treno ripigliava, rapido, il cammino; e il rumore, simile al brontolio cupo del tuono, ricominciava. Come Dio
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alcuno, la guardò fisso. Ora la bambina era perfettamente simile a lei: quieta, immobile, muta, con le labbra un po' socchiuse a una specie di sorriso, le
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Olimpia o Ginevra - ma Giulia!... Non ho mai sentito dire che un cavaliere errante avesse, in famiglia, nessuna donna che portasse un nome simile. Ma
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