sarebbe ritrovato a Roma, in famiglia, dopo più d'un mese di lontananza. Che felicità nel suo cuore! Che feste nella sua casa! Quando gli affari da cui
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occhi nel buio che le fluttuava d'attorno; alla fine, lei pure s'addormentò. Da quel giorno l'amicizia fra il burattino e la bambola divenne sempre più
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Ma non era scritto nel libro del destino che la Giulia dovesse finir così: perchè anche le bambole, come noi e come le bestie, hanno, a quanto pare
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che non chiede da mangiare - diss'egli, respingendoli un'altra volta nel carretto. Rise anche la donna, perchè, secondo lei, il motto era assai
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da vedersi, e tra poco. Anche Orlando, dal canto suo, non pareva aver goduto alcuna quiete nel vagabondare di qua e di là per il mondo, non ostante
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- rispose semplicemente il babbo; e soggiunse, rivolto alla moglie: - È stata buona, dimmi, nel tempo ch'io ero lontano? La signora de' Rivani si
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, che si può dire vivesse nel campo, tranne poche ore della notte, e rassettavano la cucina. In questa più che in ogni altra stanza, era per loro il da
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che mettevano in cuore un gran benessere. Una sera, dopo cena, la massaia, volse intorno lo sguardo, e nel veder Orlando e la Giulia accosto uno
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: la prima, ben calda nel suo bel mantellino di velluto bianco, uno dei tanti regali che le avea portato il babbo da Milano; la seconda, col famoso
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bambina! E pure la bambola sentiva di volerle bene nel vederla soffrire, benchè quel male le fosse venuto a causa della gola: un gran brutto peccataccio
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Marietta. Questa prese in braccio la bambola e cercò; cercò anche la madre; ma la spilla non c'era più; s'era perduta là giù nel prato, chi sa dove
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assai ghiotto dello zucchero, ma anche le carezze gli dovevano piacere, perchè nel ricevere tutti quei baci scrollava la testa e agitava la criniera con
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fare una cosi bella figura, il Moro! La povera Giulia ripensava tutto ciò nel buio dell'armadio, più nero d'una prigione, e ripensava anche ai giorni
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, nelle quali Ia Giulia si sentì subito al sicuro, come un uccellino nel nido materno. - Le daremo anche il baule col corredo - disse la signora de
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, le avea fatto cento volte chiamar mamma la Marietta! Si fosse almeno rotto prima, nel viaggio da Milano a Roma, o glie lo avessero riadattato adesso
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' Rivani entrò nel magazzino e chiese che gli si facesse vedere la bambola celeste. Quella sì che sarebbe stata una bella cosa agli occhi della sua
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vanità ma per il godimento che leggeva in viso alla sua buona amica. L'affetto di Camilla per la sua pupattola cresceva sempre. Nel pomeriggio, dopo le
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davvero una creatura umana. A quella piccola voce la bambina sorrise; e sorridendo e premendosi la bambola, s'addormentò; ma la tosse le seguitava nel sonno.
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tosse. Non di meno seguitava a far l'obbligo suo in casa e a scuola; anche se in casa, a quando a quando, o nello spazzare o nel rigovernare i piatti
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le restavano nel pensiero soltanto come ricordi già lontani d'un altro paese, d'un altro mondo; l'unica cosa che non avrebbe mai voluto lasciare era
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sollevò le persiane. - Spalancate! - insistè l'individuo - non la volete capire ch'io col capo nel sacco non faccio affari? Le persiane sbatacchiarono
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, la Giulia stette dentro un cassone, tra un tanfo di muffa che ammorbava la poca aria circolante nel retrobottega. Presa che fu poi dalla sua nuova
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questa bambina! - pensava ella con malinconica soddisfazione. Perchè bisogna sapere ch'era accaduto un fatto curioso. Rachele, nel vestir la bambola, visto
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accosto un rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso un corpo pesante rotolò da una catasta di cenci, le passò su la testa, e venne a caderle a
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dal petto del burattino disteso per terra: la Giulia ebbe come una scossa. Nel suo povero cuore di bambola cominciava a farsi strada una grande pietà
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tristezza nel cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a te rincresce d'aver perduto gli agi, la bellezza, tutto ciò che a molti sembra
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