soave, e poi ogni sorta di frutta secca: susine, noci, nocciuole, mandorle, fichi, in tanti canestri di vimini posti in fila come per una parata. Le
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contadina; e questa, ridacchiando, li depose alla sua volta, nel proprio barroccino: quasi vuoto, perchè gli erbaggi e le frutta erano già stati venduti
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avanti, con le braccia aperte, come un uccello morto d'una ferita nella schiena. Se la minestra non le piaceva, o se le rifiutavano una frutta, che il
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