non contradire in nulla la bambina; ignorando che della sua creatura già si diceva un gran male nelle case degli amici dove i fanciulli venivano
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tenuta male, dandola per denaro qua e là a bimbe sconosciute, e Attilio l'avea sfregiata, ecco Orlando a tenerle compagnia e consolarla, mentre ella
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pensate che i suoi fossero sogni d'invidia. Ormai ella conosceva il bene e il male della vita: il male assai più del bene, perchè è più facile di
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strinse nelle spalle e, per non amareggiar il ritorno dello sposo, si contentò di dire: - Non c'è stato male, ma è troppo capricciosetta. Dà dei dispiaceri
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qualche enfatica ottava. Ma la contadinella non l'avrebbe capito; ci vuole il burattinaio per interpretar, bene o male, il sentimento dei fantocci verso
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. - Tu vuoi, cattiva, che questa bella festa finisca male! - sgridò la signora. Già la Marietta piangeva a cald'occhi. - Non la far piangere così
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bambina! E pure la bambola sentiva di volerle bene nel vederla soffrire, benchè quel male le fosse venuto a causa della gola: un gran brutto peccataccio
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, prima che ti ricerchino ci sarà un pezzo! Se un lungo spillo avesse trapassato il petto della Giulia, le avrebbe fatto meno male di quelle parole
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ferita, tanta era la delicatezza, la premura, l'amore con cui toccava il male. Finalmente le venne un'idea che le parve buona, perchè sorrise da sola
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? Purché non le avesse fatto troppo male! Le tornava in mente, a questo proposito, che nel nativo laborotorio, mentre la stavano vestendo, era stata
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giglio, quei lividi in torno alle occhiaie, tutte le membra rifinite. Raddolcì la voce, e chiese: - Che hai, si può sapere? Ti senti proprio male? - Io
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aveva fiato, rispondeva: - Bene - tale quale avrebbe risposto: - Male - tanto per contentare il visitatore. E il signor Cerchi, persuaso d'aver fatto
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male, abiti troppo larghi e lunghi per lui, salvo i calzoni, ch'erano miseri, stremenziti; un cappellaccio unto, bisunto alle falde, gli si affondava
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un lavatoio pubblico dove le donne venivano a sciacquare certi panni neri come la pece e a dir male di tutti. Costì era uno schiamazzo quasi continuo
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- Il male era, capisci, che quasi tutti i cavalieri, cristiani e pagani, eravamo innamorati d'Angelica. Pensa che vita! Lei mi fuggiva; io dietro a
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già, per fortuna, il nome non vuol dir nulla, come nè pure la nascita: l'uomo va giudicato dalle azioni. - Meno male! - pensò la Giulia, a cui
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