ERA la sera dell'antivigilia di Natale. Una gioconda animazione regnava in tutte le vie di Milano: i magazzini fiammeggiavan di lumi; una gran folla
paraletteratura - romanzi
Pagina 1
Attilio le fece quel tiro, non avrebbe potuto davvero far nulla per lei. Ma gli fu grata almeno dell'intenzione: l'amor del prossimo è una virtù così
paraletteratura - romanzi
Pagina 100
segatura, le si rasserenò a poco a poco come per incanto. Che le importava adesso lo squallore del luogo dove l'avevano imprigionata, e la poca luce che
paraletteratura - romanzi
Pagina 102
Ma non era scritto nel libro del destino che la Giulia dovesse finir così: perchè anche le bambole, come noi e come le bestie, hanno, a quanto pare
paraletteratura - romanzi
Pagina 105
desiderio ne avesse, tranne che con qualche affettuosa e devota parola pronunziata piano, senza movere le labbra. Tutto visto e considerato
paraletteratura - romanzi
Pagina 106
scotendosi; la Giulia e Orlando riflettevano. Ormai, erano all'aria veramente aperta, che correva lungo due campi ricchi d'ogni gradazione di verde per le
paraletteratura - romanzi
Pagina 109
molto spazio; ma la Marietta, indovinando che lì dentro doveva esserci una gran bella cosa per lei, aveva voluto mettersela su le ginocchia, e badava
paraletteratura - romanzi
Pagina 11
accudivano a tutte le faccende di casa: spazzavano e spolveravano la camera da letto dei loro genitori, lo stanzino mezzo buio dove dormiva il fratello
paraletteratura - romanzi
Pagina 114
Lucietta, battendo le mani e saltando dalla gioia, perchè quell'idea le era proprio andata a genio. Nannina osservava, spalancando gli occhi ingenui
paraletteratura - romanzi
Pagina 117
accappattoio di crespo della China color limone; poi le tolse di capo la reticella, le disfece le trecce, ma per quanto si provasse e riprovasse, non seppe
paraletteratura - romanzi
Pagina 13
non lo maneggiavano; le palpebre le si erano chiuse da loro, come le si chiudevano sempre quando la coricavano supina; e così muta, immobile, pareva
paraletteratura - romanzi
Pagina 21
sotto il berretto di velluto, e salutasse col suo frustino alzato, d'un gesto risoluto e leggiadro, perchè un entusiastico battimani le dimostrasse
paraletteratura - romanzi
Pagina 27
sentir parlare, come se avesse voluto rispondere, e raspava nervosamente con le zampe sottili, sbruffando. Il giorno che il Moro - era questo il nome del
paraletteratura - romanzi
Pagina 29
: tante, tante cose graziose, e la vestiva come una principessina. Bei tempi! Chi sa se mai sarebbero tornati! Adesso, al ricordo del manicotto, le
paraletteratura - romanzi
Pagina 35
, dichiarandola troppo buona per la figliuola, poi la metteva da parte per sè, meno le scarpe, le calze, e altre cosette che non si adattavano in nessun
paraletteratura - romanzi
Pagina 41
tende di cotone bianco, d'una tavola, su cui la bambina faceva le sue lezioni per la scuola, d'un cassettone che aveva perduto il lustro, e di tre sedie
paraletteratura - romanzi
Pagina 45
, pettinati all'ultima moda, le si alzava un gruppettino di penne bianche; allo scollo, e su la sottana a strascico, portava delle trine tutte pieghe leggiere
paraletteratura - romanzi
Pagina 5
; perchè un soldo è una moneta assai piccola per un oggetto carino. Si tenne, perciò, un pezzo il soldo in tasca, girandolo e rigirandolo fra le dita
paraletteratura - romanzi
Pagina 53
. A un tratto, Camilla si ricordò della pupattola, e scesa dal letto, corse a prenderla. La spogliò in silenzio, e quando l'ebbe accosto, le susurrò
paraletteratura - romanzi
Pagina 57
Camilla si faceva sempre più pallida; sembrava che gli occhi le si fossero allargati, per via della lucentezza strana della pupilla e di quel cerchio
paraletteratura - romanzi
Pagina 59
un racconto lungo e noioso su suoi guai domestici. Il cuoricino di Camilla ebbe una stretta, che le mozzò quasi il respiro... e cercò con la mano arsa
paraletteratura - romanzi
Pagina 67
della propria esistenza; il destino di Camilla le parve il suo stesso destino; vivere e aver l'apparenza di morta; sentire e non poter dimostrare che
paraletteratura - romanzi
Pagina 73
sempre aver bisogno. - O allora, che cosa? - chiese lo sconosciuto con voce nasale e accento strascicato. - Il cassettone, la tavola, magari le sedie
paraletteratura - romanzi
Pagina 75
lei la bambola con tutte e due le braccia. - Ora vengo - gridò la bimba, precipitandosi per le strette scale, che sonarono dello scalpiccìo delle sue
paraletteratura - romanzi
Pagina 79
le era rimasto un gran desiderio d'affetto: ma un affetto che non poteva aver che fare con la Rachele. - Fortuna che non dovrò mai dire t'amo a
paraletteratura - romanzi
Pagina 81
La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
paraletteratura - romanzi
Pagina 91
voce, a quella figura, la povera Giulia si senti quasi venire le lagrime agli occhi. Chi era quest'Orlando che le parlava cosi minaccioso? E proprio
paraletteratura - romanzi
Pagina 92
- È matto! - disse la Giulia fra sè, seguitando a fissare co' suoi larghi occhi azzurri l'individuo che le stava davanti. Costui era armato di
paraletteratura - romanzi
Pagina 92
burattini, i più famosi guerrieri, le più belle dame che fossero mai state al mondo. C'era Rinaldo di Montalbano, c'era Rodomonte, c'era Sacripante
paraletteratura - romanzi
Pagina 93
Quanto a me, niente paura! persino la camicia avevo di ferro. È vero che il pubblico, davanti a cui si dava lo spettacolo, mi batteva le mani e mi
paraletteratura - romanzi
Pagina 94
A quest'ultimo verso anche i cani, in tutto il teatro, abbaiavano; le donne piangevano; gli uomini gridavano: - Dàlli a quella sgrinfia! - Ammazzala
paraletteratura - romanzi
Pagina 95
? - domandò la Giulia, non riuscendo a dissimulare una certa amarezza. - Bella, non dico: intanto era meno bianca di te. E poi le piaceva troppo di
paraletteratura - romanzi
Pagina 97