Impressioni e ricordi. Le prime. ciliege Pag. 165 Villa Corsici » 168 Benedizione » 172 Natale » 175 Due vecchietti » 177 Rondini, addio! » 180 Le
Villa Corsini. Passeggiavo lungo quei viali che non rivedevo da un pezzo. Quanti dolcissimi ricordi riprendevano vita all'ombra fresca dei rami densi
gli ridestava in cuore dolcissimi ricordi, glielo riempiva di nuova tenerezza, quasi che le sue figliuole fossero tornate dall'altro mondo per
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spettacolo e dai ricordi. — Basta; lasciate fare un po' a me! — disse all'ultimo. E ridotti i due pastoni in uno, lo arrotondò, lo allungò, lo ripiegò, ne
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so, lo so; ma costei, chi è costei? — Giovanna. A quei nomi rimaneva turbato. I ricordi delle figliuole morte e la figura delle due donne che si vedeva
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faccia, e il cuore gli si inteneriva per ricordi che egli credeva scancellati da un pezzo. Era illusione della sua fantasia o realtà? Gli pareva che le
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Imbriani. Assente ieri involontariamente, la Camera mi consentirà che io le ricordi un nobile e generoso ex-deputato morto il 26 agosto ultimo in un
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silenzio delle cose, le stesse rade minute goccioline di piova, tutto era così triste! "E ti ricordi poi?", mormorò Franco senza voltar il viso. Anche Luisa
bambina. Franco diventò rosso, osservò che desiderava prepararle dei ricordi preziosi, questa partenza notturna in barca, il lago oscuro, la neve, la
di ragione, di ansia e di gioia, di tanti dolci ricordi e insieme di trepida aspettazione, perché qualche cosa di solenne si avvicinava e sarebbe
quella. Ti ricordi che abbiamo fatto colazione insieme lassù, nel tempo in cui ero ancora signorina e che l'Ester si è accorta di qualche cosa quando
che mi aveva confidato Gilardoni, te lo ricordi? E tu non hai assolutamente voluto. Non ho insistito anche perché Gilardoni ha detto alla nonna che noi
ricordi tu, la notte che mia figlia fu rapita? - Come fosse ieri. Era la notte del 24 agosto 1853. Negapatnan fu sempre alla testa di tutte le imprese
sepolcrale. - Ti ricordi quella notte che ti rifugiasti nel pozzo colla tua Ada ed il maharatto? - Sì, me lo ricordo, - rispose con voce sorda Saranguy
, ti ricordi cosa ti dissi un'ora fa? - L'indiano parve sorpreso ed inquieto. Forse presentiva la catastrofe. - Allorché mi parlasti della morte? - Sì
. - Capitano, - disse il sergente, commosso da quell'improvviso cambiamento. - Ho forse risvegliati nella vostra mente dei dolorosi ricordi? Perdonatemi