anche lui. Vedendo che la bambina guardava ansiosamente dalla parte per dove la zia era sparita, una monaca disse: — Tu guardi se la zia arriva. Eh
? Fiasco da per tutto, eh, eccellenza Tartaglia ? TARTAGLIA. (con aria mortificata:) Fia....sco co....cone, Maestà! E par....ti...timmo per Co... Co
della legge, se vi prestaste a favorire la stregaccia! — Sono vecchio, posso essere vostro padre, e ho il dritto di par- lare cosi. — Eh!... Fate pure
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, già sentiva un po' di disturbo; qualcosa gli saliva dallo stomaco alla testa e gli dava una specie di dolce stordimento... Eh via! Era proprio un
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che il fattore dicesse: — Eh, padroncini, ci vorrebbe un po' di ricotta ! — perché tutti e quattro si frenassero e anche stessero un po' cheti.
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Prinetti. Volevo chiedere anzitutto un chiarimento, e quindi fare una piccola proposta. Il chiarimento eh' io domando è questo: s'intende che
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inarticolati brontolii: "eh no - no già - non saprei - insomma no". Franco non insistette e ne seguì un altro silenzio alquanto significativo. Preso il caffè con
pugnale nella coscienza, lo fermò di botto. "Eh!", rispose sospirando. "Ah!", fece l'ingegnere. "Cossa vorla?", riprese l'altro dopo una breve pausa
altro viaggiatore gli disse argutamente: "Freschino, eh? Freschinetto, freschinetto!". Quando Dio volle si finì di attaccare i cavalli, un impiegato
noi pure, a Oria, s'è parlato della grandezza, dello splendore futuro d'Italia. "Eh sì sì!", diceva. "Eh sì sì! Il lago diventerà di latte e miele e
fatta. E tu, cara, hai cominciato a perderla da un pezzo." Luisa trasalì. "Eh sì!", esclamò lo zio a gola piena. "Hai cominciato a perderla da un
!" Luisa impugnò la maniglia dell'uscio chiuso guardando colui in faccia. "Questa malata chi è?", domandò l'aggiunto. "Una bambina." "Eh, cosa vogliono che
Ghemme." "Lo sa, lo sa, lo sa?", esclamò il curato. "Lo so anch'io. Me l'ha detto il cuoco, ieri, a Lugano. Che miracoli, eh, la signora marchesa!" "Ma
signor Giacomo che aveva bisogno di parlargli. "No go testa", rispose l'ometto. "La me perdona, me sento mal." "Eh no go tescta, no go tescta!", vociò
." "Eh sì! Düsent mila zücch! Belle idee, belle speranze! Oh, è qui, signorina Ombretta Pipì?" Ombretta Pipì, così Maria era chiamata in casa nei
, sior Zacomo?" "La tasa, La tasa." "Maledetto, eh, quel toro, sior Zacomo?" "Maledetissimo, sì signor." "E la servente, sior Zacomo?" "Zitto!", esclamò
. "Naufraghi!" urlarono dieci o dodici voci. "E che cosa volete da noi?" "Eh, per mille code di Belzebù!" tuonò una voce rauca. "Qui si crepa di fame
fece dire due volte. - Cosa vedi, padrone? - chiese egli con un filo di voce. - Guarda laggiù. - Eh! ... - fe' il maharatto, sbarrando gli occhi. - Un