timidamente. — Lo so, — rispose la signora Noghera. — La cattiva è costei; doppiamente cattiva, perchè non solo fa il male lei, ma vuole anche indurre gli
chiave la tua mamma? — domandò il maggiore dei Colocci a Lello che era il maggiore degli Scalandri. — Perchè c'è la Commissione. — Chi è costei? — Certi
Tizzoncino, la figlia della fornaia! Spera di sole, spera di sole, sarai regina, se Dio vuole ! IL RE.(accigliato e cupo:) Per costei ho già provveduto. Olà
la vita. Una volta dunque, egli venne lasciato in casa, sotto la sorveglianza della cameriera. Costei, fidandosi troppo, lo abbandonò solo in salotto
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che colei fosse tutrice. - È la sola parente, — aveva soggiunto l'usciere. — Ma io le ho raccolte per carità. Costei le mandava a chiedere l'elemosina
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lasciata in casa con la serva, Enrichetta disse a costei: — Dovresti farmi una pappa, pochina pochina! — Perchè? Esitò un istante a rispondere, poi
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so, lo so; ma costei, chi è costei? — Giovanna. A quei nomi rimaneva turbato. I ricordi delle figliuole morte e la figura delle due donne che si vedeva
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Franco e Luisa, obbligato, come parroco di Cressogno, a certi riguardi verso la loro nemica. Costei accolse tutti col solito viso impassibile, col solito
Carabelli. Anche la figlia di costei girava pronta gli occhi all'uscio, quando si apriva, ma poi chiacchierava e rideva più di prima. "E don Franco
furbacchioni, che si vedevano aggirarsi lì sotto per amor de' fichi, lenti lenti, curiosi e cauti come il prete e la serva. Costei, chi sa dove fosse. Pasotti
nell'anima, tenne duro: "Il mio dovere, il mio dovere", e chiamò la Marianna che facesse lume. Costei, quando vide il padrone con quello spettacoloso
cento ragioni di andare nel bosco del Comune. Detto fatto salgon le scale e il prefetto, ch'è pratico, va diritto a chiamare la Marianna. Costei non
suicidarsi, ma tu glielo impedirai, giacché la nostra divinità non ha per ora che costei. Se muore, morrai tu pure. - Lo impedirò. - Radunerai poscia una