Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Piccolo mondo antico

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Fogazzaro, Antonio 5 occorrenze

mani giunte: "Cos'ha mai fatto, signor Giacomo, cos'ha mai fatto?". Pasotti raccolse le carte e si mise a scozzarle guardando con una faccia sardonica

e chiamò sua moglie che dormiva. "Luisa!", diss'egli. "Luisa! Quella è un'altra cosa." "Cos'è stato?", fece Luisa svegliandosi di soprassalto. Egli

pezzetto parve a Luisa di udirla piangere. Si alzò, andò a vedere. Piangeva veramente, sottovoce. "Cos'hai?" "Il papà!", singhiozzò la povera piccina

musica, la lettura, i fiori, qualche verso di tempo in tempo, cos'erano se non vanità e perditempi? E questa vita la conduceva in gran parte a carico

proprie. A un tratto udì Maria gridare e piangere. Si alzò per andar a vedere cos'avesse, ma era senza lume. Allora attese un poco pensando che andrebbe

ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE

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Salgari, Emilio 6 occorrenze

trascinati rapidamente in alto. "Gran Dio!" esclamò O'Donnell, aggrappandosi prontamente alla rete. "Che cos'è accaduto?" "Walter! Walter!" gridò l'ingegnere

spingerà sull'oceano in quella direzione." "E potremo distinguere le diverse fasi della pesca?" "Sì, purché non soffi il poudrin." "Che cos'è questo

terrore, i suoi lineamenti erano alterati, gli occhi roteavano e i denti stridevano. "Che cos'hai, Simone?" gli chiese l'ingegnere. Il negro aprì le

che si alzava in forma di cono e che appariva a una grandissima distanza. "Che cos'è?" chiese l'irlandese. "Laggiù si estendono le isole Canarie

, prima di tutto, che cos'era quest'Atlantide di cui ho udito vagamente parlare?" "Un'isola immensa, grande, secondo gli antichi, come la Libia e l'Asia

." Si lasciò andare e cadde sulla tolda. "Corna di cervo!" esclamò. "Che profumi! Ma che cos'è accaduto qui? Che l'equipaggio si sia scannato

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 18 occorrenze

guardò con occhi compassionevoli. - Padrone, - mormorò egli. - Cos'hai? L'indiano parve che ritornasse in sé. Chiuse gli occhi, poi tornò a riaprirli

centimetro. - Cos'è quella roba lì? - chiese Tremal-Naik. - Un cava stoppacci, - rispose il maharatto. - Ora mi vedrai adoperarlo e ti giuro che nessun

! - esclamò affannosamente il bengalese. - Ah! ... che paura! ... Credevo di essere stato ammazzato sul colpo! - Ma cos'hai veduto? Chi cercò

rispose alla sua chiamata. Lo strangolatore, che pochi minuti prima vegliava dinanzi alla porta, non c'era più. Dove era andato? Cos'era accaduto

, al tuo fianco, valoroso Tremal-Naik. Ma come sei qui tu? Come mai giungesti in tempo per salvarmi? Cos'è accaduto dopo quella notte orribile che fui

arrotondato, il quale mandò un suono metallico che gli echi del tempio ripeterono più volte. Stava per curvarsi per vedere cos'era, quando un cigolìo

inquietudine. - Kammamuri - mormorò con un filo di voce. - Sta' in guardia. - Cos'hai veduto? - chiese il maharatto, trasalendo. - Nulla, ma ho udito

cos'hai deciso? - Che non parlerò. La mano del capitano corse all'impugnatura della sciabola. - Che sieno tutti eguali, questi rettili? - gridò egli

mancate. Si passò una mano sulla fronte e la ritrasse bagnata. Si guardò attorno con profondo terrore. - Cos'è? - si chiese, sorprese, stupito. - Avrei

alzandolo. - Cos'hai trovato? - domandò il maharatto, che si preparava ad avventare innanzi Darma. - Qualcuno sta presso di noi, Kammamuri. Sta' in guardia

di lui, della limonata, ma nulla di più. - Chi può avermi tradito? - si chiese, rabbrividendo. - Cosa accadrà ora di me? Cos'è questa nebbia che mi

scaricarla. - Andiamo a vedere cos'è, Kammamuri, - diss'egli.- Quell'uomo non è vivo. - E se fingesse d'essere morto? - Peggio per lui. I due indiani

, strappandogli il bavaglio. - Maledetti thugs! - urlò Tremal-Naik con voce strangolata. - Dov'è? ... Dov'è quel cane? che gli strappi il cuore! - Cos'è accaduto

Kammamuri, con voce soffocata. - Cos'hai udito? - Un bambù s'è mosso. - Dove? - Laggiù ... a trenta passi da noi. Zitto! Tremal-Naik alzò il capo e lo girò

giovanetta coi denti stretti. - Cos'hai veduto nella pagoda? - Nulla. - Vergine della pagoda, tu corri un gran pericolo, - ripeté l'indiano con voce

, - proseguì il destro cacciatore. - Ora compiremo il salvataggio; ma ... Cos'ha il padrone? ... È forse ferito? - Taci e spicciati, Aghur, - disse il

alterò i tratti del suo volto, nel mirare il pugnale che Kammamuri gli mostrava. - Cos'è? - chiese egli, rabbrividendo. - Chi ti ha dato quell'arma

cannone si udì verso l'alto corso del fiume. - Cos'è questo? - chiese Tremal-Naik, con ansietà. - Siamo vicini a Kiddepur. - Qualche legno da guerra

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