alla maggiore. — Pina. — E tu? — Carmela. - No: tu ti chiamerai Lisa da oggi in poi; e tu Giovanna. Erano i nomi delle sue figliuole; e nel pro
Verismo
Pagina 11
, spazzava, dicendo: — Lisa, fa questo: Giovanna, fa quello, — come anni addietro, quando le sue figliuole erano vive, e lui voleva vederle attive
Verismo
Pagina 13
, — disse don Paolo. — Vieni qua, Lisa; tu che sei la maggiore accendi il fuoco. Sai accendere il fuoco? Si? Brava. Vediamo. E tu, Giovanna, aiutami a
Verismo
Pagina 14
Giovanna! Ah, vorreste dunque tarmi morire di crepacuore, signor pretore ? E si levò dal letto per andar a baciare le bambine che già dormivano. ***
Verismo
Pagina 19
Giovanna gli parevano proprio risuscitate, ora che vedeva quelle creaturine con quei panni, e lavate e pettinate e ravviate sotto la sua direzione
Verismo
Pagina 24
sorvegliava, la incoraggiava, — Brava! bene! — e aveva le lagrime agli occhi. — Tu intanto, Giovanna, fa fuoco sotto il paiolo; per scaldare l'acqua
Verismo
Pagina 28
, di Giovanna, se se lo meritavano, se crescevano buone, virtuose e massaie come voleva lui. Le notti che non poteva dormire, pensava spesso al
Verismo
Pagina 32
e fioriva per festeggiare la nuova Lisa, come non aveva verdeggiato e fiorito da un pezzo. — Il gelsomino è di Lisa, — diceva don Paolo a Giovanna
Verismo
Pagina 34
quella tasca. Lisa contava i suoi; quindici! Giovanna contava dall'altra parte: dodici ! — Oh ! ecco le campane. È il primo segno per la messa cantata
Verismo
Pagina 40
gli occhi su Giovanna; e don Paolo sembrava più arzillo di quando aveva leticato con la strega per le bambine. Soltanto la testa non lo serviva bene
Verismo
Pagina 48
gli occhi e la fronte, quasi si destasse da profondissimo sonno. — Lisa !... Giovanna ! Le chiamava sorridendo, con voce tremula dalla commozione
Verismo
Pagina 54