infatti. Una forma umana debolmente luminosa stava a sedere sulla poltrona ingombra di vesti, presso il suo letto, sì ch'ella non poteva vedere la
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distese sulla poltrona con la buona intenzione di dormire, cercando il sonno in qualche pensiero indifferente, se gli fosse possibile di fermarvisi
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terrazza, nella sua poltrona, per avere un po' d'aria, un po' di sollievo. "Cosa vi pare, Piero?", disse con voce simile nel timbro a quella di Luisa
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in salotto, sulla poltrona che non aveva più potuto lasciare dopo la notte del matrimonio. L'avevano poi adagiata sul divano disposto a letto funebre
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bastimento, con gli scaffali pieni di libri, il caminetto, la finestra che guarda il lago, la poltrona dove Maria s'era addormentata la notte di Natale. Adesso
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spirito. Franco stava in una poltrona, muto, ingrugnato quale chi sta in casa altrui e sente un puzzo che non può convenientemente fuggire né
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, gustarne il sapore. Quando fu in camera la collera gli svampò. Si gittò in una poltrona, in faccia alla finestra spalancata, guardando il lago triste
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addormentata sulla poltrona del professore, presso la finestra. Franco prese la lucerna e l'alzò per vederla meglio. Pareva una piccola creatura del cielo
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poltrona, in loggia, e si prese Maria sulle ginocchia. Luisa uscì sola in terrazza. In faccia al Bisgnago dorato dal sole, la costiera della Valsolda era
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Accademia della crusca
