tenendo fra i denti la pipa, ch'egli stava accendendo, buttava dietro a ogni parola uno sdegnoso sbuffo di fumo. - C'è quel collotorto, capite? ... che vuol
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nuovo, no! - Non capite che ve lo dicono apposta per farvi arrabbiare? Ora che gli aveano messo quella pulce nell'orecchio, mastro Cosimo lavorava di
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seguiti da sfilate di numeri da far perdere il cervello. Lui, don Tino, aveva stentato due mesi per raccapezzarvi qualcosa: - Perché, capite, bisogna
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dell'olio, capite? Voi ve la spasseggiate per la stanza, non rischiando neppure un carlino, e poi avete il coraggio di far da censore, appena voglio
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Dio; ma occorre un maestro coi fiocchi per poter apprendere l'arte! Capite? - Voi lo trovaste il maestro coi fiocchi? - Non ne so nulla ... Io non
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Stuto e i soliti amici dello speziale, che volevano divertirsi. - Non lo capite? È il gastigo di Dio. Avete visto la morte con gli occhi, eppure siete
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Accademia della crusca
