su quel letto di torture, suonarono le quattro. Intanto aveva preso una decisione: distruggere tutte le lettere, condurre una vita ritirata
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! Rallentò il passo, accomodandosi meglio sulle spalle la cinghia che sorreggeva la sua cassetta. Introdusse poi le quattro dita sotto il coperchio per
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quattro o tre; ma esserci insomma. E chi le avrebbe avute? Forse suo fratello Marco, celibe, dissipatore, beone? Forse quella gatta morta della figlioccia
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Accademia della crusca
