del mondo? Era il pianto del suo bambino? — o la morte, la morte liberatrice? No, erano le ore; solite, impassibili: una, due, tre. Appena le tre. E
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sentiva che la notte stava per finire. Era l'ora dolce per i felici che hanno un letto e che vi si rannicchiano assaporando la voluttà delle ultime ore
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di lei. Una sera non la videro tornare. Il padre, dopo averla attesa due ore accanto al suo pezzo di polenta, dolente nel pensare ch'egli se ne
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. Passò a questo modo le ultime ore della notte, in un crescendo di pace, di annientamento, priva di qualsiasi desiderio. Soltanto verso il mattino fu
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contenta! Eppure fino a quel giorno Severina sperava ancora; finchè mancavano dodici ore, sei ore, un'ora, poteva succedere una rivoluzione, un cataclisma
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