sapeva suor Istituta; nè la malattia, nè il sesso di quest'infermo; non toccava a lei l'ingerirsene. A lei doveva bastare il pensiero che una creatura di
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malattia contagiosa. — In tanto, promise di tornare il domani, al più presto possibile. Ma su la sua esattezza non c'era da far troppo conto. Era un
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, quando aveva molto dormito in giornata, di quel sonno riparatore delle forze ch'è tanto necessario a chi esce da una grave e penosa malattia, egli si
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