chiamasi muscolo ciliare, contraendosi modifica i raggi di curvature della lente, e la rende atta a farci vedere bene gli oggetti lontani o vicini. Per
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 143
di aggrapparsi a qualche cosa che li salvi, si trovauo attaccati colle mani rigide agli oggetti, che avevano afferrati, senza che la morte abbia
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 152
tempo per cercare di rendersi conto, nella misura della sua intelligenza, degli oggetti insoliti che cadevano tra le sue mani, potrebbero servire di
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 184
, come abbiamo detto, non diventa più sensibile per effetto dell'attenzione; gli oggetti non ci sembrano più chiari, nè le immagini successive, dovute alla
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 212
che abbiamo di vedere e di sentire le cose esterne, noi abbiamo l'attitudine di vedere e sentire le impressioni, che gli oggetti esterni hanno
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 218
impressioni che gli oggetti e le emozioni passate lasciarono nella memoria. Noi diciamo che sono poeti ed artisti quelli che sanno veder meglio queste
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 221
qualche soddisfazione. "E finalmente quando dopo tante esitazioni mi provai a passare le Alpi, io sentii dall'affollarmisi attorno di infiniti oggetti
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 238
lascia nell'occhio la vista degli oggetti, persiste anche dopo sparito l' oggetto dinanzi. Mi ricordo di una, signora che tenendo gli occhi chiusi mi
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 242
"L'aurora è amica delle Muse, ed i poeti cercano i boschi, cioè la solitudine e l' assenza degli oggetti alieni.", Così disse l'HallerHALLER
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 311
vista , e che gli oggetti scompaiono. L' anemia prodotta, dalla compressione dell'occhio fu già sufficiente per impedire la funzione della retina. Se ci
Paraletteratura - Divulgazione
Pagina 74